Guerre stellari; obiettivo colpito di Andrea Di Robilant

Guerre stellari; obiettivo colpito Il vettore killer che rivoluzionerà l'era del deterrente atomico ha distrutto un «Minuteman» in volo Guerre stellari; obiettivo colpito Un successo il test del sistema antimissile Usa Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Il primo colpo nella corsa verso le Guerre stellari è andato a segno ieri all'alba con una micidiale esplosione nello spazio. Alle; 04:<1() (ora italiana) l'Associated l'ress ha mandalo in rete un flash d'agenzia dalla base missilistica di Vandenberg, in California, annunciando che un vettore-killer era riuscito ad intercettare un missile intercontinentale Minuteman e a' polverizzarlo. 0 per usare il termine del portavoce del Pentagono, a ridurlo ad «un plasma di energia». Quello squarcio nel silenzio siderale a due-cento chilometri dalla terra e in realtà molto di più di un semplice test missilistico. Segna, di fatto, l'alba di una nuova era strategica, in cui la pace nucleare non poggerà piii soltanto sull'equilibrio del terrore tra due grandi superpotenze. Oggi né gli Stati Uniti né la Russia sono dotati di uno «scudo» contro un attacco di missili intercontinentali - la difesa anti-missili è vietata dal trattalo Abili (Anti-balistie missile) del 1072. Per quasi cinquantanni la pace ò slata assicurata dalla minaccia dell'annichilimento totale del nemico (so tu mi attacchi io ti distruggo). Ancora oggi la dottrina strategica imperante c quella della Reciproca distruzione assicurala (Mutuai assured destinetion, o Mad, che in inglesi; significa folle). Ma con la fine (lidia Guerra fredda gli Stati Uniti si sono andati convincendo che i rischi maggiori alla propria sicurezza vengono dal Pacifico e da alcuni «stati-ribelli» in Medio Oriento. L'ultimo rapporto della eia sostiene che «molto probabilmente» sia la Cina che la Corea del Nord saranno in grado di colpire il territorio americano con ordigni nucleari, chimici o biologici entro il 2015. In aggiunta è «probabile» che l'Iran sia in grado di colpire gli Stali Uniti entro quella data e «possi- bile» che lo sia anche l'Iraq. Alla luce di questo nuovo scenario gli americani vogliono rapidamente districarsi da un regime internazionale che impedisce loro di difendersi da queste minacce. li puntano a dotarsi di un sistema di difesa missilistico capace di operare nello spazio entro il 2005, in barba agli attuali trattati e alle proteste dei russi e dei cinesi, che accusano Washington di voler desta- bilizzare l'equilibrio nucleare. Il cuore del futuro sistema di difesa è costituito appunto dal vettore-killer meglio noto come Ekv (Exoatmospheric kill vehicle) - un apparecchio che somiglia più ad una sofisticatissima telecamera che ad un missile. Pesa appena una sessantina di chili ed è in assoluto l'ordigno più caro del mondo (40 miliardi di lire). L'Ekv non è munito di esplosivi: è un «proiettile» a propul¬ sione cinetica che viaggia ad una velocità di circa 7 mila chilometri all'ora (ma l'impatto con il bersaglio avviene ad una velocità complessiva di 22 mila chilometri all'ora). Viene lanciato nello spazio da un missile e poi fissa la propria rotta orientandosi sulle stelle. Incalzata dall'Amministrazione, la Raytheon ha lavorato notte e giorno e nella massima segretezza per mettere a punto l'ordigno nei tempi prefissati. Ma la complessità del test colpire un proiettile che viaggia nello spazio ad altissima velocità - aveva spinto il Pentagono a mettere le mani avanti, a prevedere intoppi, a mettere in guardia contro probabili rinvìi. Con grande sollievo dell'Amministrazione, il bersaglio è stato colpito in pieno. «Questo successo rappresenta una pietra miliare nel nostro programma di difesa», ha esultato il segretario della Difesa Wil¬ liam Cohen. All'alba di ieri un missile intercontinentale Minuteman è stato lanciato dalia base di Vandenberg. Venuti minuti dopo l'Ekv è stato lanciato da una base americana nelle isole Marshall, nel Pacifico. Il vettore-killer ha intercettato il missile senza difficoltà durante la fase calante che precede il rientro nell'atmosfera e lo ha completamente distrutto. 11 tutto è durato sei minuti dal decollo deil'Ekv. Cohen ha pre- cisato che una decisione definitiva sul sistema di difesa antimissile sarà presa dal Presidente Clinton solo in primavera. Ma ormai nulla sembra in grado di frenare gli Stati Uniti lungo questa strada - specie dopo il successo di ieri. Del resto anche George W. Bush, favorito a vincere la nomination repubblicana nelle presidenziali del Duemila, ha già fatto sapere che la creazione di un sistema di difesa anti-missili sarà la «priorità numero uno» della sua politica militare. Il piano attuale prevede il dispiegamento di un centinaio di missili, prevalentemente in Alaska, che dovranno «sparare» nello spazio gli Ekv in caso di un attacco da parte di uno Stato nemico. Ma il Presidente Clinton sta esplorando la possibilità di ulteriori dispieganienti nel Nord Dakota, nel Nevada e altri stati del West. L'accelerazione del programma di difesa anti- missili ha costretto gli americani a rafforzare le pressioni sui russi per ottenere una revisione del trattato Abm. E non è una manovra semplice. Perché da un lato Washington vuole mantenere il trattato in vigore per quanto riguarda la minaccia russa (Io scudo americano- non sarebbe mai in grado di proteggere gli Stati Uniti da un attacco massiccio da Mosca). Dall'altro insiste che deve guardare al futuro e prepararsi alle sfide del prossimo secolo. Il cuore del futuro apparato di difesa assomiglia a una telecamera, pesa appena 60 chili e viaggia a una velocità di 7 mila km all'ora Nonostante la nuova arma violi il trattato internazionale Abm Cohen si è detto entusiasta: una pietra miliare nel nostro programma di difesa *v IL KILLER DEI MISSILI EXOATMOSPHERIC HILL VEHICLE sa COSTRUTTORE: RAYTHEON (USA) % LUNGHEZZA UÌ9 METRI <é PESO: 44,76 KG 9 VELOCITA' DI IMPATTO 28 MILA KM/ORA 9 RAGGIO D'AZIONE: 6 MILA KM 9 QUOTA D'INTERCETTAZIONE: 11 MILA METRI

Persone citate: Clinton, Cohen, George W. Bush, Mila Metri, Vandenberg