Trionfa a Vienna il nazionalista Haider di Tito Sansa

Trionfa a Vienna il nazionalista Haider I socialdemocratici crollano (-4,6%), ma conservano la prima posizione. Verdi in crescita Trionfa a Vienna il nazionalista Haider Usuo è ora il secondo partito. Tengono i democristiani Tito Sansa VIENNA Come previsto da tutti, il partito della libertà (Fpoe) del nazionalpopulista Joerg Haider è uscito vincitore dalle elezioni politiche di ieri in Austria, aumentando di oltre il 6 per cento i voti, a spese del partito socialdemocratico (Spoe) del cancelliere Viktor Klima (peraltro rimasto primo) e scalzando dal secondo posto il partito popolare democristiano (Oevp) del vicecancelliere Wolfgang Schuessel. Buoni quarti sono i verdi di Alexander van der Bellen, mentre i liberali di Heide Schmidt non hanno superato lo sbarramento del 4 per cento. L'unica sorpresa è stata la tenuta dei democristiani, dati per moribondi in tutti i sondaggi, tanto da indurre Schuessel, in un disperato tentativo di mobilitare l'elettorato, ad annunciare che sarebbe passato all'opposizione se il partito fosse arrivato terzo. La minaccia ha avuto il suo effetto: la Oevp ha perduto meno di un punto percentuale, ma per rimanere seconda le è mancata una manciata i voti. Se Schuessel manterrà fede alla parola data (e pochi ne dubitano) dovrebbe pertanto passare all'opposizione. Rimane tuttavia la possibilità che i numerosi elettori che hanno votato per posta (oltre 200 mila) abbiano votato per i popolari-democristiani. Alle 19,30, dopo un drammatico testa a testa tra i partiti di Haider e di Schuessel, il ministro degli Interni Karl Schloegl ha annunciato i dati provviso¬ ri: socialdemocratici 33,9% (-4,2), seggi 65 (-6); democristiani 26,9% (-1,4), seggi 52 ( -) ; partito della libertà 27,2% ( + 5,3), seggi 53 (+12); verdi 7,1% ( + 2,3), seggi 13 (+4). La formazione del prossimo governo si presenta pertanto assai difficile. Al cancelliere uscente Viktor Klima il presidente della repubblica Thomas Klestil affiderà, come da prassi, l'incarico. Ma poiché Klima ha dichiarato più volte di essere disposto a formare una coalizione «con chiunque fuorché con il partito di Haider», rimangono solo i democristiani di Schuessel, che non sembrano disposti, e i verdi, che però non garantirebbero la maggioranza in parlamento. Unica soluzione, di transizione, in attesa di elezioni anticipate, sarebbe ■ quella di un governo di minoranza. Ma - si dice - né il capo dello Stato né Klima sono favorevoli, considerandolo un escamotage non giovevole al Paese. A questo punto, fallito il tentativo di Klima di formare un governo, al presidente della repubblica non rimarrebbe altra scelta che l'affidamento dell'incarico al secondo arrivato, il partito di Haider. Il quale, essendo capo del governo regionale della Carinzia, ha presentato come candidato alla cancelleria l'industriale multimiliardario Thomas Prinzhorn. A Vienna egli viene considerato un cavallo di Troia di Haider, ma l'industriale ha fatto chiaramente capire di voler davvero governare l'Austria. Ciò sarebbe possibile, se il deus ex machina del partito Joerg Haider lo permettesse, solo con i democristiani di Schuessel che, a differenza dei socialdemocratici, non hanno mai escluso una futura collaborazione con il partito della destra nazionalista. La situazione è quanto mai incerta e fluida. E' possibile che Haider diventi cancelliere? E' la domanda chiave che ci si poneva iersera nei circoli politici e giornalistici della capitale. E la risposta quasi unanime è stata «assai improbabile», anche se un commentatore, dopo avere osservato che la Fpoe al governo «non sarebbe poi un disastro nazionale o internazionale», ha ricordato che il cancelliere socialdemocratico Bruno Kreisky governò col nazista Peter, ex uomo delle SS, «e non successe nulla». 11 destino di Haider, ha osservato un altro, citando un antico apologo, è forse crucilo della lepre che si avvicina sempre più alla tartaruga che la precede, ma non la raggiunge mai. C'è la possibilità - ha detto il ministro degli interni Schloegl - che la situazione cambi totalmente quando verranno scrutinati gli oltre 200 mila voti per lettera. Dovrà avvenire entro giovedì di questa settimana: se la Oevp dovesse raggiungere la Fpoe, il vicecancelliere Schuessel potrebbe rimangiarsi la promessa di passare all'opposizione, e collaborare nuovamente al governo con i socialdemocratici di Klima. Il vincitore di ieri rimarrebbe ancora alla porta, alla cancelleria tutto rimarrebbe come prima.

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