«Si bestemmia sul palco? E' la fine»

«Si bestemmia sul palco? E' la fine» «Si bestemmia sul palco? E' la fine» Gaiotti lascia la vicesegreteria del Ppi torinese Giuseppe Sangiorgio TORINO Una bestemmia «sfuggita» a Pierluigi Castagnetti durante la bagarre congressuale di Rimini, alle 5 del pomeriggio di sabato, mentre, una esterrefatta Maria Cassamagnago stava presiedendo l'assemblea vociante e surriscaldata da chissà quali «contrattazioni». E, ieri, da Torino è partita una sorta di «scomunica» da parte del vice segretario cittadino del Ppi: Sergio Gaiotti, ex assessore democristiano ai tempi della cosiddetta prima Repubblica, oggi dirigente dei popolari sotto la Mole. E, se il quotidiano cattolico «Avvenire» dedica un fondino durissimo all'incidente, a quella parola blasfema, Sergio Gaiotti non ha dubbi. «Siamo alla fine», dice. «Alla fine di un costume politico e di un partito, il Ppi». Ma, perora, non lo lascia, limitandosi a uscire dal suo vertice e scrivendo una lettera di fuoco al neo-segretario, con l'invito a «chiedere scusa a tutti i popolari d'Italia». Perché, spiega, «quella bestemmia, non può essere ammessa in alcun modo, nemmeno nella grande concitazione del momento, a dimostrazione che siamo arrivati ad un punto ben triste della vita politica di un partito tradizionalmente formato da cattolici». Lo scritto del vicesegretario torinese s'inizia con il classico «Caro». Poi entra nel merito, stigmatizzando. «Quella bestemmia - afferma Gaiotti - detta sul palco del congresso, deve avere un seguito, dev'essere condannata senza indugi, visto che non può né essere spiegata, né, tanto meno, giustificata». Ancora: «Caro Castagnetti, non hai che una strada: chiedere scusa al Paese, ai credenti soprat- tutto, a nome del partito. Siamo di fronte ad un fattaccio più che deprecabile. Ad una parola blasfema, mai pronunciata nelle assise della nostra forza politica, non ai tempi della Democrazia cristiana e nemmeno nel nostro più recente passato». Di qui la decisione di lasciare la carica, informando il segretario dei popolari torinesi Marco Calgaro, al quale annuncia: «Mi dimetto perché profondamente disgustato da questo gravissimo incidente di percorso». Sergio Gaiotti, vice segretario torinese del Ppi

Persone citate: Castagnetti, Gaiotti, Giuseppe Sangiorgio, Marco Calgaro, Pierluigi Castagnetti, Sergio Gaiotti

Luoghi citati: Italia, Rimini, Torino