Ina, vìa libera della Consoli alle Generali di Ugo Bertone

Ina, vìa libera della Consoli alle Generali Spaventa sblocca l'Opas. Il gruppo di Siglienti dovrà osservare la «passivity rule» anche per Unim Ina, vìa libera della Consoli alle Generali Ma Trieste deve «abbreviare i tempi» Ugo Bertone 1.111 Aliti Da ieri l'Ina è ufficialmente «sotto opa» e dovrà rispettare tutte le «regole di passività» che la legge Draghi impone alle società oggetto di un'offerta. Le Geneali, invece, dovranno far tutto il possibile per «abbreviare i tempi dell'offerta», E' questa, in sintesi, la risposta che la Consob ha riservato all'esposto dell'Ina che contestava, in sintesi, la validità dell'offerta pubblica di acquisto e scambio annunciata dalle Generali lo scorso 14 settembre. La Commissione guidala da Luigi Spaventa tiene, al contrario, ad affermare che «la comunicazione di Generali esprime una ferma intenzione di promuovere l'offerta, ne indica gli elementi essenziali e fornisce al mercato le informazioni necessari!.'». L'offerta delle Generali, perciò, è valida e ha già fatto scattare i limili che la legge impone nei confronti della società aggredita. Ma ha senso «ingessare» l'Ina da settembre fino alla fine di gennaio, data ultima per l'opas di Trieste? La Consob riconosce implicitamente che tempi troppo lunghi tra l'annuncio e l'esecuzione di un'opa rischiano di rendere molto difficile organizzare una difesa efficaci; pei la società bersaglio, Di qui la precisa-' zinne che «il termine di inizio dell'offerta stessa indicato, è da ritenersi termine massimo e non prorogabile, pena la decadenza degli effetti della comunicazione», inoltri', «i principi di correttezza previsti dalle norme in materia di Opa, su cui la Commissione è chiamata a vigilare, richiedono che l'offerente adotti ogni comportamento possibile per abbreviare i tempi dell'offerta». L'invito ha già provocato una replica delle Generali che, dopo aver ricordato ili aver già anticipato l'assemblea strani (boaria, «confermano la loro piena sensibilità circa le esigenze di rapidità espresse dalla Consob stessa». I tempi, del resto, dipendono soprattutto dalla velocità di esame delle offerte da parte degli organi di controllo (lsvap e Banca d'Italia, tra gli altri). E poi c'è di mezzo il «millennium bug», con le sue possibili, enormi complicazioni informatiche? Ma, al di là di questi problemi, ciò che conta è che la battaglia sull'Ina entra, dopo la pronuncia Consob, noi vivo. Ora ia prossima mosso dovreb¬ be toccare al Sanpaolo-Imi che, però, sembra restio ad anticipare i tempi del suo rilancio, mentre lima le caratteristiche dekl piano di integrazione con la compagnia romana. L'Ina, intanto, dovrà osservate la «passivity rule», ovvero, d'ora in poi, la società dovrà astenersi, come prevede ia legge, da qualsiasi iniziativa eccezionale che possa «ostaco¬ lare» l'offerta salvo ottenere il consenso qualificato in assemblea da parte di almeno il 30% del capitale, la soglia minima per cbè la riunione dei soci sia valida (un vincolo fatale alla Telecom di Franco Bernabé). Qualsiasi contromossa di Sergio Siglienti e Lino Benassi, quindi, dovrà passare per la convocazione di un'assemblea grazie al deposito del 30% delle azioni. Ciò spiega l'attivismo degli alleati del vertice Ina che in questi giorni stanno incrementanto le loro quote: dopo la comunicazione da parte del Crédit Suisse di aver varcato la soglia del 5%, è stata ieri la volta dell'Anagina, l'associazione che riunisce gli agenti Ina, che hanno espresso la volontà di salire all' 1,2 dall'attuale 1% (ma l'obiettivo sarebbe almeno il 2%). Ma quali sono le iniziative «eccezionali»? La legge Draghi, per la verità, non prevede un elenco tassativo di atti vietati (come il City Code britannico) ed è facile prevedere che si accenderà battaglia tra legali sull'eventuale adesione dell'Ina all'Opa lanciata da Pirelli-Milano Centrale sull'Unim: operazione eccezionale, se non altro per le dimensioni, ma che non sembra destinata ad «ostacolare» in sè e per sò l'Opas Generali. La via dell'Opas all'italiana, insomma, è ancora piena di dubbi da sciogliere. inni

Persone citate: Franco Bernabé, Lino Benassi, Luigi Spaventa, Sergio Siglienti, Spaventa

Luoghi citati: Milano, Trieste