Paravia ora scommette sul 2000 di Agnese Vigna

Paravia ora scommette sul 2000 Dal matrimonio nascerà un gruppo da 160 miliardi, il quarto nell'editoria scolastica italiana Paravia ora scommette sul 2000 Con Bruno Mondadori all'attacco del mercato Agnese Vigna r OH INO Matrimonio nel settore dell'editoria scolastica. Paravia, la più antica casa editrice italiana ancora in attività, fondata nel 1H02, si lega alla Bruno Mondadori. E porta in dote 400 titoli nel catalogo, 2 milioni di libri scolastici e 100 mila dizionari venduti ogni anno. Un fatturato di 75 miliardi all'anno e un utile netto di 7 miliardi. Le ragioni dell'accordo? «Per competere da protagonista in un mercato che cambia rapidamente è importante mantenere la valenza del marchio ma nello stesso tempo stringere degli accordi commerciali», spiega l'amministratore delegato del gruppo torinese Tancredi Vigliardi Paravia. In che cosa consiste l'intesa appena siglata? «Nell'integrazione delle rispettive attività nella ParaviaBruno Mondadori editori spa, società posseduta pariteticamente. L'operazione sarà operativa dal 2000 e raggrupperà i inarchi storici Paravia, Elmedi, Edi/ioni scolastiche Bruno Mondadori, Archimede Edizioni, e quelli che fanno già parte di attività comuni (Lang Edizioni, per le lingue straniere e Paramond, per il settore giuridico), ed i marchi presenti nel segmento universitario Bruno Mondadori e Scriplorium». Quale sarà la dimensione del nuovo gruppo? «Con un fatturato di circa 16Q miliardi di lire, la ParaviaBruno Mondadori si collocherà nel mercato dell'editoria scolastica (dalle elementari alle scuola secondaria superiore, ndr.) fra i primi quatto operatori nel settore con una quota superiore al 10%». Come è cambiato il mondo dell'editoria scolastica? «Fino a tre anni fa si contavano un centinaio di editori. Poi Mondadori ha acquisito la fiorentina Le Monnier e Poseidonia, il gruppo Rcs ha inglobato Nuova Italia, Sansoni, Tramontana. Zanichelli ha acquisito Loescher. In questo contesto non si può più restare a guardare». I vos tri obiettivi? «Il vero salto di qualità e il miglioramento dei risultati è previsto per il 2001, quando sarà recepita la pianificazione dei nuovi progetti editoriali». Avete già affiancato il mitico Campanini-Carboni, il vocabolario di latino, con la multimedialità. I cd-rom ai libri. Quali sono le altre novità? «Nel settembre 2000 uscirà il dizionario italiano curato da Tullio De Mauro; poi ci concentreremo nel settore scientifico e rafforzeremo ancora il settore lessicografico». Ma quanto vi costa un nuovo dizionario? «Perii Dif, il dizionario francese, abbiamo investito 1 miliardo e 300 milioni di lire e 2 anni di lavoro. Per quello italiano c'è voluto ancora più tempo e più soldi, è stata creata persino una banca dati...». Tancredi Vigliardi Paravia

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