Tramati Show diventa realtà

Tramati Show diventa realtà Trionfa alla televisione olandese «Il Grande Fratello», un programma-verità sulle loro liti e sui loro amori Tramati Show diventa realtà Nove «cavie» in diretta per tre mesi Gabriele Beccaria Truman Show esiste davvero, moltiplicalo per nove. In un sobborgo di Amsterdam cinque uomini e quattro donne sono stati messi sotto chiave per essere spiati 24 ore su 24 da 24 telecamere. Un milione di olandesi li guarda in diretta iv, divertendosi, arrabbiandosi, commuovendosi. La realtà ha ingoiato la favola triste di Peter Weir e propina una claustrofobica Boap opera quotidiana: Bart e preso da Sabine? 0 Bari è gay, come maligna Martin? E Willem è bravo ai fornelli o è un blu 1 f7 fInanif> a Tara, è sull'orlo di un crollo nervoso? Un unico fragile alibi si stende su questa tortura «live», anni luce avanti ai casarecci «Amici» e «I Fatti Vostri» e battezzata a scanso di equivoci «11 Grande Fratello)»: a differenza del candido Truman Burbank, i sanguigni Bari,, Sabini.', Manin, Willem, Tara e gli altri - tutti estranei - sanno di essere oggetti di un bavoso voyeurismo di massa, Lo fanno per sfida, per esibizionismo, sicuramente per soldi: l'ultimo che resisterà tino al centesimo giorno intascherà oltre 200 milioni. Quel giorno, tra tre mesi, salterà di nuovo nel mondo vero e dovrà ricominciare una seconda esistenza, orfana di obbiettivi e microfoni. Mi Grande Fratello» è in onda da appena due settimane eppure Tara, 20 anni, professione coni- inessa, è già in crisi. L'altra sera ha tentato di accecare una telecamera, violando una delle sacre regole dell'inferno in cui si è volontariamente rinchiusa. La mano si era appena appoggiata sulla lente, quando una voce femminile, dolcemente diabolica, le ha intimato di smettere. Proveniva dalla Sala di Controllo, annessa all'appartamento ma vietata ai nove condannati, li' il quartier generale in cui si ammucchiano i registi, i tecnici, i produttori: guardano incessantemente, inviano ordini e selezionano il materia¬ le per le puntate de! mattino e della sera. Si divertono, forse perfino più dei telespettatori. L'ego ferito di Tara, per esempio, ha avuto un effetto inatteso, ingigantendo quello dei carnefici elottronici. Uno di loro si è lasciato andare in toni epici: «Bisogna stare attenti a non sentirsi un dio». I nove - tra i 20 e i 44 unni, single (! sposati - hanno cominciato l'avventura rispondendo all'annuncio di un quotidiano, il «Telegraaf», hanno passato le selezioni battendo altri 3 mila aspiranti e si sono ritrovati nella spartana residenza del Grande Fratello: senza telefoni, radio e televisione e senza nemmeno libri e giornali. Sono isolati e osservati, in un fazzoletto di metri quadri che comprende salotto, cucina, bagno (c'è una telecamera anche li), tavernetta, due camere da letto, un giardinetto e la Sala delle Confessioni, unico punto dove sfogarsi al riparo dagli amici-nemici. Non ci sono distrazioni e lo spazio e minimo in modo da costringere i nove che non si erano mai visti prima a inciampar- si addosso in continuazione. Ogni mercoledì sera è previsto un «meeting della verità», in cui fare a pezzettini le inibizioni e parlarsi chiaro: «Tara, ci dici una volta per tutte perché sei cosi nervosa? E tu, Bianca, perché non te ne stai un po' zitta?...». Tre mesi sono interminabili e la volontà del Grande Fratello insondabile: l'altro giorno ha preteso che gonfiassero 2 mila palloncini con il loro indirizzo e li liberassero in attesa di qualche risposta. Corre poi voce che nelle prossime settimane sarà possibile fare una breve telefonata. Ci vogliono nervi saldi. Ci vogliono anche intuito, carisma, tolleranza, personalità, furbizia, abilità... E la gente spia e giudica. E periodicamente voterà chi cacciare dal gioco, a meno che uno ceda e se ne vada. Una sola persona, infatti, sopravviverà e vincerà il premio. Il nervosismo è palpabile dal fatto che in ogni inquadratura qualcuno fuma e le associazioni anti-tabacco olandesi protestano, come se «Il Grande Fratello» fosse nato per incitare alla sigaretta. I critici televisivi, invece, osservano che il programma t. una trovata barbosa e gli psicologi lo accusano di essere pericoloso. Fuori dalla vetrina-prigione, insomma, tutti bisticciano, mentre là dentro covano possibili flirt e probabili liti. Cosi, salgono gli introiti pubblicitari e molti network contattano la John de Mol Productions. Potrebbe finire che l'Europa tutta debba sorbirsi gli sguardi languidi di Bart e Sabine. Intanto - è la notizia dell'ultima ora - uno dei nove se n'è andato, sbattendo la porta. Accenderà ancora la tv? TRUMAN SHOW Il film: del regista australiano Peter Weir e interpretato da Jim Carrey La «rama: la vita di un assicuratore trentenne. Truman Burbank viene filmata e trasmessa in diretta a sua insaputa. Finché un giorno scopre tutto e fugge dal gigantesco set in cui era stato ntrappolato sin dalla nascita I volontari, scelti tra 3 mila candidati, sono filmati 24 ore su 24: chi riuscirà a resistere vincerà oltre 200 milioni TRUMIl fildel ree intLa «la vittrentfilmasua scopgigantra La casa dove sono prigionieri delle telecamere nove volontari. A destra un'immagine del film «Truman Show»

Persone citate: Gabriele Beccaria Truman, Jim Carrey, John De Mol, Manin, Peter Weir, Truman Burbank, Truman Show

Luoghi citati: Amsterdam, Europa