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Fa ritrovare il cacciavite con cui uccise la dottoressa Lecce: il tossicodipendente cercò di violentarla Fa ritrovare il cacciavite con cui uccise la dottoressa LECCE Maria Monteduro, 40 anni, dottoressa della guardia medica di Gagliano del Capo, fu uccisa con un cacciavite dopo un tentativo di violenza carnale. L'arma del delitto, lunga una ventina di centimetri, t'hanno ritrovata in campagna i carabinieri proprio laddove, cinque mesi fa, la dottoressa fu ammazzata e abbandonata. L'omicida reo confesso, Giovanni Pucci, tossicodipendente trentenne fuggito in Kazakistan e qui arrestato il 24 sottembre scorso, ha ricostruito con gli inquirenti le varie fasi che hanno preceduto il delitto, raccontando di essersi fatto medicare dalla dottoressa per una ferita al labbro e avere chiesto il suo aiuto. Pucci ha fatto ritrovare l'arma, ma ha lasciato aperti interrogativi tutt'altro che irrilevanti. Il primo: chi l'ha aiutato la notte tra il 24 e il 25 aprile a fare uscire dall'ambulatorio Maria Monteduro, portandola in campagna con la sua auto, una Renault? Se il cacciavite era semisepolto dalla terra nelle campagne di Castrignano, la verità sembra sepolta sotto le reticenze e le mezze verità successive all'arresto. 1 riscontri medici dicono le che la dottoressa ha subito un tentativo di violenza carnale, il che farebbe pensare che il delitto sia nato per questo motivo e non, come finora ha sostenuto l'arrestalo, dopo la paternale che Maria Monteduro le aveva fatto accusandolo di non essere stato capace di uscire dalla schiavitù della droga. Assessore ai servizi sociali, impegnata nella lotta alle tossicodipendenze, la dottoressa Monteduro potrebbe essere stata attirata in un tranello da una persona che conosceva, probabilmente una donna. Tra i maggiori sospettati c'è Nicola Vallo, un giovane finito nel registro degli indagati perché - secondo alcuni testimoni - era, poco prima dell'omicidio, nei pressi dell'ambulatorio con la sua Volkswagen Golf rossa che trasportava una persona, sdraiata sul sedile posteriore. Vallo sostiene di non avere messo piede a Gagliano quella notte. La vicenda della dottoressa sembra intrecciarsi con un'filtra storia ancora misteriosa, la scomparsa di Claudia Trane, una ragazza ventiseienne di Gagliano sparita il 20 agosto e nella cui casa sono stati ritrovati i ritagli dei giornali che riferivano del delitto. Dov'è finita, Claudia? |s. t.|