All'alba il primo capitolo delle vere Star Wars di Andrea Di Robilant
All'alba il primo capitolo delle vere Star Wars Simili sistemi sono vietati dal Trattato Abm, ma Clinton spera di convincere Mosca a modificarlo All'alba il primo capitolo delle vere Star Wars Razzo-killer Usa intercetterà nello spazio un missile intercontinentale Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Inizia l'era delle guerre stellari. Oggi all'alba (ora italiana) un sofisticatissimo vettore-killer sospinto da energia cinetica sarà lanciato da un atollo nel Pacifico per intercettare e distruggere un missile intercontinentale americano nello spazio. Velocità prevista all'impatto: 22 miia chilometri all'ora. Sarà il primo test del nuovo programma di difesa anti-missile che gli Stati Uniti stanno portando avanti in sordina nonostante i divieti internazionali. Se l'esperimento avrà successo - le difficoltà sono notevoli - segnerà il tramonto della dottrina nucleare basata sull'annientamento dell'avversario che ha retto la pace mondiale per quasi cinquant'anni. Il test prevede il lancio di un missile balistico Minuteman dalla base militare di Vandenberg, in California. Venti minuti dopo, dal- l'atollo di Kwajalein nelle isole Marshall, partirà un vettore-killer noto come Ekv (Exoatmospheric Kill Vehicle). Nel giro di sei minuti dovrà intercettare e distruggere il missile. «L'impatto», ci hanno detto al Pentagono, «è previsto nello spazio, a circa 200 chilometri dalla terra. L'obiettivo è di ridurre il missile ad un plasma di particelle». L'Ekv pesa 50 chili e costa quaranta miliardi di lire. E' un vettore non-nucleare che fissa la propria rotta usando le stelle per orientarsi (non è guidato da terra). Tutto si svolge ad altissima velocità, come se un proiettile dovesse andare a colpire un altro proiettile. Con la differenza che se dovesse mancare il bersaglio anche di pochi centimetri (in una situazione di conflitto reale) un'intera città americana potrebbe essere distrutta. L'idea stessa di una difesa antimissile nell'era nucleare è sempre stata controversa per via dei suoi effetti destabilizzanti. Oggi il trat¬ tato Abm (Anti-ballistic missile) vieta la creazione di difese contro i missili intercontinentali. L'unica difesa contro l'olocausto nucleare è la deterrenza basata sul terrore della distruzione reciproca (Mutual assured destruction, o «Mad», che in inglese significa «pazzo»). Ma gli Stati Uniti sono decisi a rompere il tabù nonostante le proteste dei russi e le critiche dei cinesi. «La minaccia più seria alla sicurezza degli Stati Uniti non è più costituita da un attacco nucleare russo ma dal fatto che Stati "fuorilegge", come la Corea del nord, si stanno dotando di missili intercontinentali che potrebbero essere capaci di colpire gli Stati Uniti», spiegano al Pentagono. Secondo la Cia la Cina sarà in grado di colpire bersagli americani con missili intercontinentali entro il 2015. L'Amministrazione Clinton ha accelerato il programma negli ultimi mesi con l'obiettivo di avere un sistema di difesa anti-missili operativo tra cinque anni. E il governatore del Texas George W. Bush, favorito per la nomination repubblicana nella corsa per la Casa Bianca, ha già annunciato che una difesa anti-missile sarà la «priorità numero uno» della sua politica militare. «E' chiaro che dovremo modificare il trattato Abm per poter andare avanti con il programma nel risptito delle norme internazionali», ammettono al Pentagono. E in questi giorni l'Amministrazione ha accelerato le trattati- ve con i russi per una revisione del trattato. Già negli Anni Ottanta il Presidente Reagan propose un futuristico sistema di difesa basalo interamente nello spazio - le famose Guerre stellari - che poi venne affossato in Congresso. L'attuale progetto prevede un sistema più realistico, basato sia sulla terra che nello spazio. Ma i critici non mancano. E se oggi L'Ekv non colpirà il missile daranno certamente vita a un coro di proteste. Se avrà successo, l'esperimento segnerà la fine della dottrina nucleare basata sull'annientamento dell'avversario che ha retto la pace mondiale per 50 anni Nellafoto, un missile lanciato da una rampa mobile Un ordigno balistico partirà dalla California e venti minuti dopo sarà lanciato dalle isole Marshall un vettore «killer- destinato ad intercettarlo a 200 chilometri dalla Terra La velocità dell'impatto sarà di 22 mila chilometri orari
Persone citate: Clinton, George W. Bush, Kill, Vandenberg
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