«Il matrimonio è rinviato»

«Il matrimonio è rinviato» «Il matrimonio è rinviato» Superga, ifrati fanno da filtro al lutto Lodovico Paletto TORINO Quando Carlo Battaglino arriva a Superga, sul piazzale del santuario ci sono soltanto turisti e coppiette mano nella mano. Mancano 20 minuti alle 17 - l'ora fissata per le nozze - e lui, a passo svelto, s'incammina verso la chiesa parrocchiale. Ma il portone grigio-azzurro della chiesetta, che sorge a 200 metri dal santuario, è chiuso a chiave e tutt'intorno non c'è un'anima. «E' questa la parrocchia di Superga, non è vero? Doveva esserci un matrimonio. Mi aveva invitato il padre dello sposo l'altra domenica...». Quando viene a sapere dai giornalisti dello schianto in autostrada, e di tutti quei parenti della sposa morti o feriti, si passa una mano sul viso: «Io non ne sapevo nulla, proprio nulla. Madonna mia che tragedia. E poveri ragazzi, proprio il giorno delle nozze...». Carlo Battaglino, 70 anni, ex collaudatore alla Fiat, adesso si sente un po' a disagio 11 da solo su questo spiazzo aspettando un matrimonio già rimandato in mattinata. S'informa, chiede se, per caso, sono arrivati altri invitati come lui ignari di tutto. «No? Allora non l'avevano detto soltanto a me. Sa, io gli sposi li ho incontrati poche volte. Piero lo conosco un po' meglio. Lei, inve- ce, l'ho vista una volta sola. Una bella ragazza, ma non so proprio niente di lei». Li conoscono in pochi Piero e Anna Maria. Lui, 35 anni, perito elettrotecnico, da qualche tempo si era trasferito a Monza per lavoro. In via Pio VII, quartiere Mirafiori, al 7° piano di uno stabile al numero 136 abitano ancora i suoi genitori, Giovanni ed Elvira De Lorenzi. Chiusi in casa, non aprono la porta a nessuno. Contattarli al telefono o al citofono non cambia. Rispondono sempre in modo cortese ma deciso: «Non abbiamo nulla da dire. Il matrimonio è rimandato. Adesso, per favore, lasciateci in pace». Di lei si riesce a sapere ancora meno. A Superga i frati dicono di aver ricevuto dalla famiglia Anna Maria Cascini un fermo invito a non dire nulla. Quel poco che filtra è mediato da lontani parenti che si lasciano sfuggire qualche battuta: «Si conoscevano da tanti anni». «Lei è una manager di un'azienda di informatica a Monza». «Dopo il matrimonio si sarebbero trasferiti lì». E adesso dove sono? «Sono partiti ;per Genova nel pomeriggio, sono andati dai parenti. Povera ragazza, ha saputo dell'incidente all'alba, stamattina era distrutta». Niente altro. Non si sa dove avrebbero festeggiato il matrimonio, dove sarebbero andati in viaggio di nozze. «Sono gente riservata, non amano la pubblicità» sussurrano in via Pio VII a due passi dalla casa di Piero. Si sa, invece, the il bus con i parenti di Anna Maria, pattiti l'altra Notte da Castel Madama, sarebbe dovuto arrivare a Torino ieri mattina verso le 9. Sosta all'hotel Interpoito, sulla tangenziale, e poi la cerimonia. Il rientro a casa era stato programmato per la giornata di domenica: partenza alle 11, arrivo verso le 20. Gli accordi li aveva presi l'autista del bus, anche lui morto nell'incidente. «Ci ha avvisati la stradale, una tragedia, un'assurda tragedia» dicono in albergo. E il conducente, voi lo conoscevate? «Lo abbiamo visto qualche volta. Era un tipo a posto, uno preciso e prudente. E' strano che una sciagura simile sia capitata proprio a lui». «Una sposa distrutta Poveri ragazzi, sono partiti subito per andare dai feriti» Il pullman della strage: gli agenti della Stradale stanno eseguendo i primi accertamenti per chiarire la dinamica dell'incidente, dovuto a un colpo di sonno dell'autista

Persone citate: Anna Maria, Anna Maria Cascini, Carlo Battaglino, Elvira De Lorenzi, Lodovico Paletto

Luoghi citati: Castel Madama, Genova, Monza, Torino