Vaticano contro Berlinguer: distrugge la scuola

Vaticano contro Berlinguer: distrugge la scuola Dura opposizione dall'Osservatore. Colletti (Forza Italia): l'istruzione è morta da tempo Vaticano contro Berlinguer: distrugge la scuola // ministro: attacco strumentale, così parla solo il Polo CITTA DEI. VATICANO Il Vaticano all'attacco del ministro dèlia Pubblica istruzione Luigi Berlinguer: il SUO progetto di scuola e «un contenitore senza contenuti», dietro il quale si potrebbe nascondere il tentativo di «imporr»! una ideologia di Stani». Per stroncare il disegno di legge sulla riforma dei cicli scolastici, recentemente approvato dalla Camera, l'Osservatore Romano ha preparato un dossier da cui emergi! un quadro sconfortante e preoccupato sul futuro dell'istruzione italiana. Il pacchetto di riforme presentato dalla maggioranza di governo - scrive senza cautele Porgano della Santa Sede - «potrà distruggere le basi tradizionali della cultura italiana, oscurare le sue radici classiche e cristiane, imporre alla scuola una ideologia di Stato». L'Osser•vatore parla apertamente di un progetto che «appare estrema¬ mente pericoloso»: non solo mancherebbe di contenuti, ma risulterebbe anche mancante di «obiettivi», lasciando gli insegnanti allo sbando e tagliando Inori dal processo formativo le famiglie. Se la riforma andrà in pollo, - paventa l'organo vaticano - al ministro Berlinguer «verrà consegnata una delega in bianco, grazie alla quale, in nome della modernizzazione, dell'aggiornamento curricolare, dei nuovi esperti, dell'adeguamento a standard europei», si rischia solo di «distruggere» il sistema educativo che per oltre un secolo ha fatto dell'Italia un paese all'avanguardia. Nell'articolo che apre il dossier anti-Berlinguer dell'Osservatore, la professoressa Marta Sordi, docente di storia greca e romana alla Cattolica di Milano, denuncia che «l'aumento delle discipline da insegnare e la contenporanea diminuzione degli anni di insegnamento comporta necessariamente un'impostazione insieme nozionistica e ideologica incapace di educare ad un vero senso critico e alla passione della verità». Le scelte della riforma presentata dal governo D'Alema - secondo il quotidiano della Santa Sede - «aggravano l'appiattimento nella superficialità a cui una ideologia falsamente egualitaria ha progressivamente condannato la nostra scuola». La reazione dei Ds. «È un fatto incomprensibile, che non trova giustificazioni», replica Graziella Pagano, responsabile scuola. Poi, dagli schermi del Tgl, interviene lo stesso ministro. «Un attacco così strumentale e aprioristico, che nega l'evidenza, io l'ho sentito solo dal Polo - sostiene il ministro -. E' tutta politica. La scuola non c'entra. Perchè il disegno di leggo di riforma dei cicli è proprio indirizzato a tutte le culture che sono dentro la nostra scuola». Dalla parte dell'Osservatore si schiera il senatore Riccardo Pedrizzi (Ani: il Vaticano ha preso atto che Luigi Berlinguer è «il ministro della Pubblica distruzione. La rifonna del ministro diessino è all'insegna di quel progetto che la sinistra ha in mente da sempre e che appena è andata al potere sta realizzando». Invece, per il filosofo Lucio Colletti, uno dei «professori» di Forza Italia, «la scuola italiana è stata ammazzata da tempo». Berlinguer? «Ci ha mosso del suo in quest'opera di distruzione, ma il fondo è stato toccato da almeno 25 anni». Ir. i.l W Il ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer

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