«Memorie» fuori controllo di Mario Deaglio
«Memorie» fuori controllo la vertiginosa ascesa del nuovo «oro nero» «Memorie» fuori controllo Mario Deaglio NON il petrolio ma il silicio: proprio da questo diffusissimo metalloide, e non dal tradizionale «oro nero», potrebbe derivare nei prossimi due anni la principale spinta inflazionistica per l'economia globale. Il silicio, infatti, raffinato e roso purissimo con una costosa lavorazione, costituisce la materia prima di base doll'elettornica. Di silicio sono fatti i microchips, o microprocessori, componenti base delle memorie elettroniche, presenti non solo nei computer ma anche in moltissimi beni di consumo durevoli, dalle automobili alle macchino fotografiche. Ebbene, in questo tormentato fino millennio, por una dolio solite altalene del capitalismo, aggravata dall'imprevedibilità degli eventi naturali, si è sviluppata una forte scarica di microchips. Dopo un'ondata mondiale di investimenti nel 1995-96, stimata in 250-300 mila miliardi di lire, con la creazione di circa conto nuovi stabilimenti, quasi tutti in Estremo Oriente, i microchips orano divenuti sovrabbondanti e il loro prezzo era sceso a livelli bassissimi. Per conseguenza, nel 1997-98, anche a seguito della crisi asiatica, e di una certa miopia dei produttori, quasi nessuno ha più investito in questo settore. Negli ultimi mesi, però, la domanda ha ripreso a cresce¬ re, grazio alle migliori prospettive economiche mondiali c l'offerta si è bruscamente ridotta. La colpa è del terremoto di Taiwan, un'isola dove sono localizzati molti importanti impianti per la produzione di microchips. Oucst'inconveniento sarà superato in pochi mesi, ma una scarsità di fondo ormai prevale e i tempi per la realizzazione dei nuovi impianti si misurano in 2-3 anni. Risultato: una memoria di 64K Barn, il «mattone» delle costruzioni informatiche, costava circa 4 dollari a luglio e il suo prezzo è ora salito a circa 21 dollari. Almeno temporaneamente, la vertiginosa tendenza alla discesa dei prezzi del materiale elettronico degli ultimi anni pare essorsi arrostata e, in qualche caso, addirittura invertita. L'economia americana, così fortemente dipendente dall'elettronica, appare particolarmente vulnerabile all'azione di questo virus nascosto. L'inflazione, fermamente respinta fuori dalle mura della cittadella economica, potrebbe rialzare la testa uscendo dal cavallo di Troia di una memoria elettronica. La richiesta di silicio sale, ma la produzione è ferma
Luoghi citati: Estremo Oriente, Taiwan
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