SanPaolo stringe sull'Ina

SanPaolo stringe sull'Ina SanPaolo stringe sull'Ina Pronto un contro-piano, Masera da Fazio Valeria Sacchi Mll ANO Sul tavolo dell'Ina la risposta della Consob arriverà oggi? O lunedì? Il dubbio é lecito poiché la stesura della lettera è ovidentomente assai più complessa del previsto, con la commissione presieduta da Luigi Spaventa (qualcuno sostiene) spaccata, tre a duo, sulle conclusioni. Segno che gli interrogativi sollevati dai vertici dell'Ina sulla passivity mie non erano di facile soluzioni;. Intanto a Roma un attivissimo Rainer Muserà si reca in visita sia all'Isvap, l'autorità che vigila sul settore delle assicurazioni, che a Bankitalia. Forse ad esporro preventiva* niente un piano di contrattacco all'Opas di Generali sulla compagnia romana, informativa dovuta avendo l'Inu il controllo del Banco di Napoli ed essendo importante azionista di Bnl, A meno di una improvvisa accelerata nel week-end, ò possibile che una eventuale contromossa possa scaturirò dal comitato esecutivo di Sanpaolo, fissato per il prossimo martedì. Nello stesse ore a Venezia, dove si trova per il consiglio generale della compagnia triestina, organo di «alta consulenza» delle Generali (dove peraltro si è parlato, a detta di tutti, «solo di previdenza»), il presidente della Compagnia Sanpaolo, Onorato Castellino, riafferma il «pieno appoggio al Sanpaolo Imi. all'Ina e al loro management». A Venezia, oltre ai vertici del Leone, è prosente anche; l'ex presidente delle Generali e vicepresidente di La- zard, Antoine Bernheim. Ma va da sé che, sulla questione che scotta, nessuno apra bocca. Particolare curioso: secondo quanto riportato dal consiglieri! di Generali Tito Bastianello, nella sua relazione sulla previdenza Castellino avrebbe citato l'Orlando Furioso ricordando l'episodio «in cui i paladini cristiani e i paladini saraceni si sono trovati davanti a Carlo Magno per banchettare insieme». Poiché, proprio alcuni giorni or sono «ra stato Masera, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano cosa bollisse in pentola, a trincerarsi dietro il detto latino: «Se vuoi fare la pace, prepara la guerra», viene da chiedersi se il fronte della trattativa di cui molti parlano non stia fecendo progressi. Non è un mistero che una «pace» allargata sarebbe ben vista dallo stesso governo e dal presidente del Consiglio D'Alema. Ma poiché una pace tra Sanpaolo e Generali non può limitarsi ad una semplice spartizione o a contropartite che pareggino i conti, qualche operatore più addentro nelle segrete cose ipotizza disegni di portata ben maggiore. Alleanze che potrebbero addirittura ridisegnare la mappa della grande finanza del Nord, garantendo magari alle Generali un assetto proprietario più articolato ed equilibrato, proprio come piacerebbe al presidente Desiata. Se questa ipotetica «pace» debba passare prima per una mossa offensiva così come anticipato da Masera, lo si capirà molto probabilmente nella prossima settimana. Il piano di integrazione, tra Sanpaolo-Imi ed Ina è infatti completato, mancano solo alcuni dettagli finanziari. Il conto alla rovescia è in certo senso cominciato, e la risposta della Consob non potrà tardare oltre al prossimo lunedì. La Borsa premo per un segnale. Anche ieri in piazza Affari è passato di mano un altro 1,36% del capitale Ina per un valore complessivo di 168 milioni di euro, oltre 325 miliardi di lire, due blocchi al prezzo di 3,09 euro, uno a 3,03 euro. Proprio in questi giorni il Sanpaolo è salito nel capitale Ina oltre al 6%, Numberger ha superato il 2% mentre Michele Manzari, presidente della associazione nazionale degli agenti Ina che già possiede l'l% della compagnia, annuncia che Anagina si rafforzerà ulteriormente. Intanto, a Bruxelles, il commissario alla concorrenza Mario Monti precisa cne l'Opas di Generali su Ina non è ancora stata notificata ufficialmente alla commissione. Il verdetto Consob atteso per lunedì Parte la mediazione? Il presidente della Consob Luigi Spaventa

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