L'EUROPA DI EDITH, BRIGIDA E CATERINA

L'EUROPA DI EDITH, BRIGIDA E CATERINA LE SAI^ SCELTE DAL PAPA L'EUROPA DI EDITH, BRIGIDA E CATERINA Leonardo Zega DA oggi l'Europa ha tre compatroni, tre sante protettrici, affiancate ai patroni uomini, Benedetto da Norcia, padre del monachesimo occidentale, e Cirillo e Metodio, apostoli degli slavi. Lo ha annunciato ieri a soipresa Giovanni Paolo II durante l'omelia pronunciata nella basilica di San Pietro dove ha presieduto la solenne Eucarestia per l'apertura della seconda assemblea speciale del Sinodo dei vescovi dedicato all'Europa. Dopo aver lanciato un grido di speranza, mutuato dal profeta biblico Sofonia, 'Europa del Terzo millennio, non lasciarti cadere le braccia, non cedere allo scoraggiamento», il Papa ha soggiunto: «Alle soglie dell'anno 2000, mentre l'intera Chiesa che è in Europa si trova qui rappresentata nel modo più degno, ho oggi la gioia di proclamare tre nuove compatrone del continente europeo. Esse sono: santa Edith Stein, santa Brigida di Svezia e santa Caterina da Siena. L'Europa é già posta sotto la celeste protezione di tre grandi santi. A questi insigni testimoni di Cristo ho voluto affiancare altrettante ligure femminili, anche per sottolineare il grande ruolo che le donne hanno avuto ed hanno nella storia ecclesiale e civile del continente sino ai nostri giorni». Le tre sante - ha spiegato il pontefice - sono tutte legate in maniera speciale alia storia dell'Europa. La prima, Edith Stein, è una testimone e vittima degli orrori del nostro secolo. Nata a Breslavia da una famiglia ebrea di profondi sentimenti religiosi, Edith si convertì a 30 anni al cattolicesimo senza rinnegare le sue origini. Discepola del filosofo Husserl e avviata ad una brillante carriera universitaria, nel J 933 lascia l'insegnamento e diventa carmelitana col nome di Teresa Benedetta defla Croce. Il 2 agósto del 1942 viene prelevata dalla Gestapo nel monastero di Echt, in Olanda, e avviata al campo di sterminio di Auschwitz dove sette giorni dopo viene uccisa insieme alla sorella Rosa. Giovanni Paolo II stesso l'ha dichiarata santa lo scòrso ottobre. Brigida ili Svezia e Caterina da Siena vìssero entrambe nel XIV secolo, lavorando instancabilmente per la pace o l'unità (iella Chiesa, travagliata da lotto interne ed esterne. Brigida, di nobile casato, fu prima sposa e madre felice di otto figli. Rimasta vedova e favorita da numerose visioni e rivelazioni celesti, fondò una famiglia religiosa, il primo ordine monastico unificato clie si ricòrdi, formato cioè da uomini e donne, con una regola rigida dettata direttamente da Cristo (cosi Brigida ha sempre sostenuto, nonostante l'ostilità comprensibile di multi nella Chiesa). Dell'ordine brigidino oggi sopravvive soltanto il ramo femminile, riconoscibile per il regale copricapo che indossano. Il profondo misticismo non impedì a Brigida di percorrere tutta l'Europa, dal Noni al Sud, operando senza sosia per l'unità dei cristiani, finché la morte non la colse a Roma all'età di 70 anni. Caterina ila Siena ci è piti famigliare: umile e impavida tor/.iara domenicana, portò la pace nella sua città natale. nell'Italia e nell'Europa del Trecento, spendendosi senza risparmio di energie por la Chiesa e riuscendo a ricondurre il Papa tla Avignone a Koma, dopo 70 anni di «cattività». «Tutte e tre», ha concluso il Papa, «esprimono mirabilmente la sintesi tra contemplazione ed azione. La loro vita e le loro opere ', testimoniano con grande eloquenza la forza di Cristo risorto, vivente nella sua Chiesa: forza di amore : generoso per Dio e per l'uomo, forza di autentico rinnovamento morale e civile. In queste nuovo patrone, cos'i ricche di doni sotto il profilo sia soprannaturale che umano, possono trovare ispirazione i cristiani e le comunità ecclesiali eli ogni confessione, come pure i cittadini e gli Stati europei, sinceramente impegnati nella ricerca della verità e elei bene comune». Ancora una volta, Papa Wojtyla rende così omaggio al «genio femminile», una costante del suo pontificato, dalla Familiaris Consortio del 1981 alla notissima lettera alle donne del 1995.

Persone citate: Caterina Leonardo Zega, Edith Stein, Giovanni Paolo Ii, Husserl, Norcia, Papa Wojtyla, Teresa Benedetta