Generali, l'Ina in trincea di Valeria Sacchi

Generali, l'Ina in trincea Forse oggi il verdetto Consob. Per Trieste un semestre d'oro Generali, l'Ina in trincea E l'Axa resta a guardare Valeria Sacchi MILANO La risposta della Consob ai quesiti posti dall'Ina sulla passivity mie arriverà probabilmente oggi. Nella lunga riunione di ieri la Commissione infatti non ha evidentemente completato il lavoro. Sul fronte Ina, quindi, nulla di nuovo da segnalare, se non ricordare che sia Ina che Sanpaolo sono in attesa del verdetto di Spaventa. Quali saranno le conseguenze del verdetto sulla scelta della tattica difensiva dr; intraprendere per contrasterò l'Opa lanciata da Generali non è chiaro. Molti schemi di piani sono usciti in queste settimane, alcuni vecchi e superati. Gli udvisor comunque sono al lavoro. E da Parigi il presiente di Axa, Claude Bcbour, fa sapere che il suo gruppo «non ó della partita: come molti altri osserviamo gli sviluppi», Il consiglio di amministazione di Unim, riunito per i dati semestrali (ricavi netti in crescita del 14% a 7H miliardi, e risultato operativa che passa da 18,7 a 53,3 miliardi), ha invece preso atto del contenuto della comunicazione arrivata dal gruppo Pirelli attraverso Milano Centrale, riguardante l'intenzione di Me di procedere ad una offerta pubblica di acquisto sul 100% d'illa società nata dallo spinn-off del settore immobiliare dell'Ina. Sottolineando il fatto che l'offerta si basa sull'«auspicio di una connotazioni; amichevole della stessa senza alcun preventivo accordo con Unim», i consiglieri hanno convenuto di procedere ad un esame, in tempi rapidi, dell'offerta stessa «in un'ottica di massimizzazione del valore per gli azionisti», conferendo a J.P. Morgan un mandato por assistere Unim nella valutazione dell'Opa. lori, comunque, tra scambi attivi por 160 milioni di pezzi, il titolo Unim è andato sopra il valore dell'Opa l'ino a 0,502 euro, mentre Warburg, por bocca di Martin Alien, ritocca da 0,43 a 0,57 (su che baso?) il prezzo sotto il quale gli azionisti Unim «non devono vendere» all'Opa. E lo stesso fa Socióté Generale. Nemmeno dal consiglio delle Generali, convocato a Mogliano Veneto per la semestrale, arrivano nuovo indicazioni oltre, naturalmente, ai dati sulla gestione al 30 giugno'99. Dati lusinghieri, con la raccolta di gruppo che sale del 20,4%, e che consentono alla compagnia di «confermare l'obiettivo di un risultato finale consolidato in progressione di oltre il 20% rispetto a quello del '98, al netto della cessione della partecipazione in Koyal Ncderland». I premi di gruppo sfiorano dunque i 37.400 miliardi, di cui 22.460 noi ramo vita che ha un incremento superiore al 32%. Nei rami danni i premi toccano i 14,910 miliardi con un progresso del 6,1%. Performance che consento¬ no di rivedere «al rialzo» i volumi premi per il 1999 che, dagli originari 70.000 miliardi dovrebbero salire a 74.000 miliardi. In particolare i premi consolidati in Italia vedono il ramo vita lievitare del 48,6%, i danni del 7,9%. Al 30 giugno gli investimenti di gruppo superavano i 280 mila miliardi ( + 10,6%). Per la capogruppo il risultato prima delle imposte è di 1023 miliardi ( + 25%), i premi lordi hanno raggiunto i 5875 miliardi, il ramo vita denuncia una crescita del 3,4%, il settore delle «collettivo» migliora del i 6,8%. Gli investimenti hanno sfiorato i 52.760 miliardi e 735 miliardi sono stati gli utili da intermediazione, di cui 230 su titoli Telecom. Alfonso Desiata

Persone citate: Alfonso Desiata, Claude Bcbour, Martin Alien, Spaventa, Warburg

Luoghi citati: Italia, J.p. Morgan, Milano, Milano Centrale, Mogliano Veneto, Parigi, Trieste