«Spero che Mattei non possa vedere» di Roberto Ippolito

«Spero che Mattei non possa vedere» «Spero che Mattei non possa vedere» Nesi: nessuno ha chiarito i compiti delpresidente? Roberto Ippolito ROMA Una pagina nera per l'Eni. «Spero che il fondatore Enrico Mattei dall'ai di là non veda quello che sta accadendo, altrimenti muore di nuovo»: Nerio Nesi, presidente della commissione attività produttive della Camera e responsabile economico dei comunisti italiani, imputa al governo la responsabilità delle dimissioni di Renato Ruggiero dalla presidenza del gruppo petrolifero. Perché, presidente Nesi, chiama in causa addi¬ rittura Mattei? «Mattei aveva dato il senso di appartenenza a tutti gli uomini dell'Eni. E ora assistiamo a vicende di questo genere. Mah...». Quindi giudica molto male il caso Ruggiero? «Mi vengono in mente solo aggettivi pesanti. L'impressione è pessima. Ho vissuto nelle aziende e mi chiedo se è mai possibile che chi ha nominato il presidente non gli abbia chiarito i suoi poteri. Questi devono essere comunicati al prescelto che accetta o meno. Poi viene chiamato l'amministratore delegato e gli viene chiesta la sua adesione». Qualcosa non ha funzionato in partenza? «Sembra quasi che sia stato nominato il presidente della Usi di Piacenza e gli abbiano detto: "Vai lì, poi si vede". Ma l'Eni è una delle poche aziende che contano nel mondo. Tutto questo è incredibile, sono annichilito. Quando fui nominato alla presidenza della Bnl mi precisarono i poteri». E adesso? «Non è pensabile che si dica: via tutti e due, presidente e amministratore delegato. Sembra che siamo in una sezione di partito. Spero non ci sia l'azzeramento». Considera dunque la crisi al vertice dell'Eni una brutta prova del governo? «Proprio brutta, mi spiace dirlo. Una prova che si somma a quella della Telecom di Roberto Colaninno, oggi al centro delle critiche. Colaninno fu presentato come il nuovo capitalismo sottintendendo un attacco al vecchio che la mia parte combatteva ma con il rispetto dovuto a chi fa le fabbriche». E Colaninno invece? «Non fa le fabbriche, fa le scatole cinesi. Non presenta nemmeno il piano industriale. E che ne pensa il ministro dell'Industria? Comincio a temere per il mio Paese». Nerio Nesi responsabile economico dei comunisti italiani

Luoghi citati: Piacenza, Roma