La sciura Augusta sedotta dal défilé dell'intimo di Maria Giulia Minetti

La sciura Augusta sedotta dal défilé dell'intimo VISTO DALLA PLATEA La sciura Augusta sedotta dal défilé dell'intimo Maria Giulia Minetti INTIMO. Parterre del Piccolo Teatro Studio, dopo la sfilata di Laura Biagiotti. Fra il pubblico, una signora bionda e bonaria, tailleur e borsetta, l'antitesi della fashion victim. Eppure lo snobissimo antiquario Dino Franzin, una specie di istituzione della mondanità milanese, si precipita a salutarla. Flash nella mente del cronista distratto: ma è la sciura Augusta, la moglie dell'ex sindaco leghista di Milano Marco Formentini! Che cosa le sta dieendo Franzin? «Ho delle bellissime foto di Raissa, sai, le ho ritrovate in questi giorni...» E lei: «Che donna simpatica, spiritosa. Come mi sono piaciuti tutti e due, quella volta che sono venuti qui a Milano». Franzin: «Lei spirito¬ sissima, sul serio. Ti ricordi quando sono andato al suo tavolo e le ho detto: "Signora, devo confessarle che è molto meglio dal vero che in fotografia", e Raissa: "Allora avete dei pessimi fotografi"». Scusi, signora Formentini, ma lei va spesso alle stilate? «No - ride solo un paio. Ma quest'anno sono andata a tre sfilate dell'intimo». Intimo? «Si, reggipetti, guépière, calze. Sono le sfilate più belle. E anche le modelli:. Il fior fiore». L'ABITO DELLE TARTINL S'è fatto più lezioso, con più colori, tipo gioiello indiano di Cartier, «perché», informa Melania Sala del Maestro di Casa, sublime azienda di catering prediletta da quelli della moda, «il gusto sta tornando più barocco rispetto al minimalismo degli anni scorsi. Resta l'ispirazione orientale, ma "fusion"...». In- somma, c'è una moda anche per la cucina della moda, con un linguaggio da addetti di pari esoterismo, e esiti anche spericola- , ti, come per i vestiti. A meno, naturalmente, che l'ascetismo formale non sia la vostra religione, come nel caso di Armani, che dopo la sfilata ha offerto un pranzo gigantesco ma «minimal» a 2000 persone nell'enorme spazio dell'ex fabbrica Nestlè. Minuscolissimi sushi di Nobu, il celeberrimo ristorante giapponese di Los Angeles-New York-Londra e prossimamente Milano (dentro il costruendo megastore annanesco in via Manzoni). Pochi sono riusciti ad assaggiarli, però, perché gli attaccanti degli ospiti li facevano sparire al volo prima che i camerieri riuscissero a raggiungere il centrocampo. TENDOPOLI. Buyer e giornalisti stranieri accampati in permanenza a Milano, magari in strutture di soccorso fomite dalla protezione civile? Potrebbe succedere, preconizzano varie cassandre, se il calendario delle sfilate-donna del prossimo anno si sposterà dalla fine a metà febbraio, a ridosso delle sfilate-uomo. Gli alberghi sono prenotati per altri avvenimenti, dove si cacceranno quelli della moda? Ma accanto al rischio camping c'è anche il rischio collasso. Dei buyer, ma pure degli stilisti. Dolce & Gabbana hanno già fatto sapere di non starci, seguiti da Armani e Gigli. Alberta Ferretti, invece, ha deciso di accettare la sfida. La contesa è solo all'inizio, ma la guerra, comunque, sarà corta: febbraio è praticamente alle porte. 5*À

Luoghi citati: Londra, Los Angeles, Milano, New York