«Attenti, dal sesso virus cancerogeni»

«Attenti, dal sesso virus cancerogeni» Un appello di Giovanni Paolo II «Attenti, dal sesso virus cancerogeni» CITTÀ DEL VATICANO Il Papa lancia un appello ai medici: non esitino a dire ad alta voce che il cancro può trovare orgine in «alcuni comportamenti sessuali». Sono tre parole, in un lungo discorso basalo principalmente sul dovere per i medici di non favorire in nessun modo la morte prematura del paziente, e nello stesso tempo di non rendersi colpevoli di «accanimento terapeutico»; ma è un inciso che fa presagire una preoccupazione profonda. L'occasione in realtà era molto specialistica: Giovanni Paolo II si rivolgeva ai partecipanti al VII Congresso Internazionale di Oncologia ginecologica. Vale a dire: una fetta ristretta di un settore particolare. Ma ecco il testo completo della frace del Papa: «A dispetto di tutto ciò che si dice circa i crescenti costi dell'assistenza sanitaria, particolarmente nell'area del trattamento del cancro, c'è una sensazione persistente che troppo poco si fa e troppo poco si spende in educazione sanitaria e prevenzione del cancro. E non ci dovrebbe essere nessuna esitazione a indicare chiaramente che il cancro può essere il risultato dei comportamenti della gente, incluso un certo comportamento sessuale, così come il risultato dell'inquinamento dell'ambiente e dei suoi effetti sul corpo stesso». La denuncia del Papa provoca qualche perplessità e riserva fra gli esperti. «E vero che rapporti sessuali promiscui possono favorire l'insorgenza di alcuni particolari tipi di tumore, ma è altrettanto vero che questi rappresentano una minima percentuale. In ogni caso, il preservativo resta una delle maggiori armi di prevenzione». Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Aldo Pagni, commenta cosi l'invito del Papa a dire «chiaramente» che il tumore può essere causato da alcuni comportamenti sessuali. Un'osservazione ulteriore viene da uno specialista di oncologia, il professor Umberto Tirelli: «Bisogna considerare - ha osservato - che il Papa si rivolgeva a esperti in oncologia ginecologica, ed è vero che alcuni particolari virus trasmessi per via sessuale possono ad esempio portare al tumore del collo dell'utero. Si tratta comùnque ui una percentuale minima nella casistica delle patologie tumorali. I comportamenti maggiormente a rischio - ha sottolineato - restano invece l'alimentazione e il fumo. Il 30% dei tumori, infatti, si deve appunto al fumo di sigaretta». Ma l'esortazione del Pontefice, anche se si riferisce a un campo molto limitato, ha una sua validità : «Anche se i tumori del collo dell'utero non sono tra i più diffusi, è vero che sono in pochi a sapere che virus trasmessi sessualmente possono esserne la causa». Per quello che riguarda la prevenzione, «esistono solo tre vie astinenza, monogamia e preservativo». im. tos.) Giovanni Paolo II ha lanciato un appello ai medici

Persone citate: Aldo Pagni, Giovanni Paolo Ii, Umberto Tirelli

Luoghi citati: Città Del Vaticano