Il prete inquisito «Una vicenda assurda» di R. Cri.
Il prete inquisito «Una vicenda assurda» Dossier Pazienza Il prete inquisito «Una vicenda assurda» ROMA «Cosa c'è sotto questa vicenda? E perchè se ne parla adesso, mesi dopo che le persone arrestate sono state rimesse in libertà e alla vigilia dell'uscita del libro di Pazienza?» Se lo chiede il difensore di Francesco Pazienza, avvocato Livia De Gori Trombetta, la quale ieri ha incontrato il suo assistito, nel carcere romano di Regina Coeli. Proprio ieri Pazienza ha interrotto lo sciopero della fame cominciato una decina di giorni fa per protestare contro il mancato ottenimento dei benefici di legge. Il legale non parla di una macchinazione ai danni del suo assistito ma si chiede quale sia «il significato di tutta questa pubblicità improvvisa alla vicenda»'. Anche monsignor Remigio Cavanna ha ribadito la sua versione dei fatti. «I miei contatti con Massimo Centanni non avevano alcuna attinenza con le attività di Pazienza». Il prete, per 34 anni cappellano prima del carcere alessandrino di piazza Don Soria e poi di quello di San Michele (dove è detenuto Pazienza), ha spiegato: «Centanni avrebbe dovuto procurarmi un incontro con il ministro di grazia e giustizia Diliberto, in merito a un progetto per trasformare il carcere di San Michele in una struttura esclusivamente scolastica, a cui stavano lavorando direttore, educatori, insegnanti. Era mia intenzione informare il ministro prima che la documentazione arrivasse sul suo tavolo. L'incontro non si realizzò perchè Centanni non è stato in grado o non ha voluto procurarmi questa opportunità. Qui sono finiti i miei rapporti telefonici con quel signore». . Il sacerdote, 72 anni, che è in pensione, ma sino a qualche tempo fa ha continuato a frequentare il carcere come volontario, è stato convocato a Roma'' un paio di mesi fa per essere interrogato. Sulla vicenda che lo vede coinvolto si limita a commentare: «sono le cose assurde della vita». [r. cri.]
Persone citate: Centanni, Diliberto, Francesco Pazienza, Livia De Gori Trombetta, Massimo Centanni, Remigio Cavanna
Luoghi citati: Roma
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