I sindaci ulivisti alla carica

I sindaci ulivisti alla carica Rutelli, Bassolino, Castellani, Bianco e gli altri: una convention per arrivare uniti alle regionali I sindaci ulivisti alla carica «La coalizione perde slancio, rilanciamola» ROMA Gli amminist.nit.oii locali doi centrosinistra si «autorganizzano» per vincere alle elezioni regionali in programma per la primavera del 2000. Riuniti al Campidoglio, sindaci e responsabili di enti locali della maggioranza di Governo hanno inesso a punto, con un documento, le linee guida di un movimento autonomista e federalista che sarà lanciato ufficialmente nella convention del 0 novembre a (innova. Tra i protagonisti dell'iniziativa, oltre al «padrone di casa», il sindaco della Capitale, Francesco Rutelli, tutti i sindaci delle grandi citta che guidano giunte di centrosinistra: di Napoli Bassolino; di Firenzi.' Domenici; di Catania Bianco; di 'l'orino Castellani; di Genova Pericu; di Palermo Orlando; di Venezia Cacciari. Ma il documento è anche firmato dai presidenti di Marche, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Toscana. L'obiettivo politico e «dar vita si legge nel documento - ad un unico movimento di amministratori locali e regionali del centro sinistra, aperto a quanti si riconoscono in una base programmatica comune». La strada da seguire ò «trasformare l'alleanza da cartello elettorale in soggetto politico rispettoso delle identità che lo compongono, ma dotato di vita e fisionomia proprie». Una scelta obbligata vista la «perdita della capacita attrattiva di coalizioni ridotte a somma di partiti, l'eccesso di frammentazione, l'attenuarsi dell'impulso riformatore». Per Bassolino il movimento in gestazione parte da una «idea semplice: mettere in campo l'esperienza degli amministratori della maggioranza per un rilancio dello spirito della coalizione in vista del voto regionali;». A sottolineare che ciuest.iniziat.iva contribuisce al rilancio del «grande Ulivo» e stato Domenici. «Il nostro primo appuntamento - ha ricordato - è a Genova per una grande assemblea di rilancio della coalizione dell'Ulivo». Sempre sul fronte del centrosinistra, si segnala lo scontento del repubblicano Giorgio La Malfa. «Nell'attuale coalizione di governo - lamenta sull'«Espresso» le forze di ispirazione repubblicana e liberale sono state completamente emarginate. Proporrò al Pri di deliberare che l'ipotesi di una collaborazione del nostro partito con Berlusconi non è più esclusa a priori». «In questi ultimi tempi il premier dà l'impressione di pensare che bastino le dichiarazioni di intenzioni del governo a curare il malessere evidente dell'opinione pubblica», dice La Malfa che trova per esempio «del tutto incomprensibile questa convocazione in massa di prefetti e questori», ritenuta «quasi solo platea per un discorso del premier». La Malfa, poi, parla di Berlusconi sottolineando che «se il Presidente della Repubblica invita a Castelporziano il leader di Forza Italia e la consorte per un incontro di carattere familiare qualcosa questo significherà». Né ci sono imbarazzi verso via del Plebiscito: «E perché mai, se ve ne fossero le condizioni? A legittimare Berlusconi ci hanno già pensato personaggi del calibro di Ciampi, di Kohl e lo stesso D'Alema al tempo della sua presidenza della Bicamerale». La differenza è che «oggi Berlusconi ò collocato nello schema europeo, nel '94 e nel '96 non lo era». Ma a sbarrargli la strada è la deputata' e «oppositrice» Luciana Sbarbati: «Non consentirò a La Malfa di vendere il pri per chiedere una poltrona a Berlusconi. Quelli che La Malfa usa come argomenti sono solo pretesti che tradiscono la sua malafede: aveva scelto il centrosinistra solo perché gli davano il collegio». La Malfa, leader Pri: «Siamo stati emarginati Potremmo collaborare con Forza Italia» I sindaci di Roma e Napoli: Francesco Rutelli e Antonio Bassolino