Le pensioni spaccano la Germania di Emanuele Novazio

Le pensioni spaccano la Germania Sui prepensionamenti è lite tra il governo del Cancelliere Schroeder e il leader del più grande sindacato dei lavoratori tedeschi Le pensioni spaccano la Germania II ministro: no a 60 anni, costerebbe troppo pagarle Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO Il braccio di ferro ha protagonisti insoliti: da una parte il numero unodcll'IG Metall Klaus Zwickèl, dall'altra il ministro del Lavoro Walter Riester, ex- numero due del principale sindacato tedesco. Oggetto della disputa: l'età pensionabile, che l'«IG Metall» insiste per abbassare a 60 anni per «combattere la disoccuparne e far posto a un milione di giovani senza lavoro»; ma che Riester respinge seccamente, dopo iniziali tentazioni regolarmente rinfacciategli dall'ex collega. Pagai o le pensioni a 60 anni «non è finanziabile per il sistema previdenziale tedesco», avverte oggi il ministro, che spiega: «Si creerebbero gravi problemi di liquidità che potrebbero essere risolti soltanto aumentando i contributi sociali, con pesantissimi aggravi anche per le imprese». Niente da fare, dunque. Ma il capo del principale sindacato tedesco insiste: soltanto anticipando per tutti di 5 anni l'età della pensione si può pensare realistifcamente di risolvere il problema della disoccupazione, che in Germania rimane al di sopra della «soglia 4 milioni». E minaccia: se entro la fine di novembre il governo non avrà presentato un progetto affidabile in questo senso, il sindacato abbandonerà il «Patto sul lavoro», il tavolo di trattative fra governo, imprenditori e sindacati che ha come obiettivo dichiarato il rilancio dell'economia e dell'occupazione. Gli ostacoli al Patto, del resto, non mancano. Le improse - per esempio - vogliono inserire all'ordine del giorno un sistema per calmierare le richieste salariali durante i rinnovi dei contratti; i sindacati si dichiarano «assolutamente contrari». Sono però le pensioni il nodo che minaccia di bloccare una trattativa alla quale il governo Schroeder assegna una grande importanza, sulla strada della modernizzazione del sistema produttivo tedesco. Lo stesso destino politico del Cancelliere del resto è in gioco, hi questa partita ad alto rischio: le pesanti sconfitte elettorali delle ultime settimane saranno dimenticate, alla scadenza della legislatura fra tre anni, se Schroeder potrà presentare un bilancio positivo in due settori chiave: il rilancio dell'economia e la lotta alla disoccupazione. Ma se l'obiettivo è comune, lo scontro è netto, fra due modelli. Da una parte la proposta Zwickel, che il sindacato rilancerà con clamore al congresso nazionale di ottobre: tutti in pensione a 60 anni e «a pensione piena», purché si abbiano 35 anni di contributi; la differenza dovuta ai 5 anni in meno (il 18 per cento) sarà integrata con un fondo speciale al quale dovranno contribuire, in parti uguali, lavoratori e imprese. «Fuori a 60 anni e dentro i giovani», è lo slogan con il quale l'IG Metall riassume una proposta alla quale assegna un valore di emblema, ma che il governo-respinge senza più incertezze perchè «Troppo costosa», come ribatte Riester. In pensione a 60 anni, secondo il ministro, potranno andarci semmai le donne (almeno fino al 2004), i senza lavoro con almeno un anno di disoccupazione alle spalle e i lavoratori con grave handicap. Per tutti, comunque, la pensione sarà ridotta del 18 per cento, una cifra pari al mancato periodo di lavoro e contributi, anche se con la possibilità di integrazione qualora si trovi l'accordo per la costiruzione di un fondo speciale. Una sovvenzione pubblica è prevista infine in favore delle imprese, a patto che il posto lasciato Ubero sia già occupato da un giovane. «Noccioline per il mercato del lavoro», è il giudizio del sindacato. Che ammette tuttavia «problemi nel finanziamento delle pensioni a 60 anni»: se centinaia di migliaia di lavoratori lasciassero insieme il lavoro 5 anni prima, le spese per'i primi cinque anni dovrebbero essere anticipate. Ma la domanda «in che modo?» non ha risposta. Aut autall'Spd: «Progetti credibili o blocchiamo il patto sul lavoro» A sinistra: il Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder li suo ministro del Lavoro Walter Riester punta i piedi e dice no al pensionamento a 60 anni per tutti

Persone citate: Aut Aut, Gerhard Schroeder, Riester, Schroeder, Walter Riester

Luoghi citati: Berlino, Germania