Atomo, le domande che tutti si fanno di Piero Bianucci

Atomo, le domande che tutti si fanno Atomo, le domande che tutti si fanno Che cosa è successo? Esiste ilpericolo di tumori? Piero Bianucci In che cosa differisce questo incidente da quelli accaduti a Three Mite Island e a Cernobil? Entrambi questi incidenti avvennero in centrali nucleari, cioè in impianti con reattori per produrre energia elettrica. L'incidente americano (28 marzo 1979), benché grave, fu sostanzialmente limitato all'edificio del reattore. L'incidente ucraino (26 aprile 1986) liberò invece una enorme dose di radioattività perché l'edificio del reattore non aveva barriere di contenimento. L'incidente giapponese, da questo punto di vista, si avvicina di più a quello di Cernobil, perché la fabbrica di combustibile nucleare non ha barriere. Qua! è la gravità dell'incidente giapponese? Siamo di fronte a un incidente atipico. Le centrali nucleari sono progettate anche in previsione di eventuali incidenti in cui la reazione a catena sfugge al controllo. In uno stabilimento di lavorazione del combustibile come quello giapponese potenzialmente l'incidente è più pericoloso in quanto è più facile la dispersione di radioattività all'esterno. Di positivo però c'è il fatto che il combustibile in preparazione non contiene ancora le scorie radioattive a lunga vita, come il cesio 137, che si formano durante il funzionamento delle centrali nucleari. L'inquinamento, quindi, sarà molto più limitato nel tempo e non darà effetti di accumulo di radiazioni nella popolazione. L'incidente causerà tumori? Il pericolo maggiore è legato allo iodio radioattivo, che per fortuna svanisce in poche settimane. Tuttavia, se inalato, può causare tumori della tiroide. Nello stabilimento c'è anche plutonio. Che cosa può succedere se l'incidente coinvolgesse anche questo deposito? Il plutonio è un sottoprodotto delle centrali nucleari ma, se purificato, è anche un efficiente combustibile nucleare, utilizzabile in reattori a neutroni veloci come quello sperimentale di SuperPhénix in Francia. Una estensione dell'incidente al deposito di plutonio può aumentare di molto la contaminazione radioattiva ma non portare a reazioni esplosive. Cos'è la fissione nucleare? I nuclei di uranio sono instabili e tendono a scindersi in nuclei più leggeri, liberando neutroni. I neutroni a loro volta, colpendo altri nuclei, li spaccano, producendo un numero di neutroni ancora maggiore. Questa è una reazione a catena. Se si si supera una certa massa critica, che è di 5-6 chili per il plutonio e un po' più grande per l'uranio 235, la reazione diventa esplosiva: è la bomba atomica. Qual è la differenza tra fissione e fusione? Nella fusione nuclei leggeri (idrogeno) si uniscono per formare nuclei più pesanti (elio). Anche questo processo libera energia. La Bomba H si basa sulla fusione. Come si misurano le radiazioni? L'effetto sull'organismo umano si misura sievert (Sv). La radiazione naturale in media è pari a 2,4 millisievert all'anno, più o meno quanto una radiografia. L'incidente giapponese ha causato per qualche ora e in un'area limitata una radioattività 20 mila volte maggiore di quella naturale. A quali dosi la radioattività diventa pericolosa? Nella terapia dei tumori localmente si irradiano fino a 100 Sv per 5-6 settimane, ma se è colpito tutto il corpo una dose 20 volte inferiore è già mortale. E' utile sgomberare la regione intorno all'incidente e consigliare alla popolazione locale di rimanere chiusa in casa? Sì, perché lo iodio radioattivo è pericoloso solo nelle prime ore. Poi si diluisce nell'aria e incomincia a decadere. C'è qualche pericolo per l'Italia? Nessuno. Quante centrali atomiche sono in funzione nel mondo? Attualmente sono in funzione 430 reattori che forniscono il 16 per cento dell'elettricità globale. La radioattività è stata 20 mila volte superiore a quella naturale ma in un'area molto limitata Uno degli operai contaminati viene portato in barella fuori dall'impianto di Tokaimura

Persone citate: Three Mite Island

Luoghi citati: Francia, Italia, Tokaimura