Guadagnare con la ripresa in Asia ed Europa

Guadagnare con la ripresa in Asia ed Europa GUIDA Non cedere alla tentazione di svendere i Btp. Diversificare su Tokyo e le piazze dell'euro. Massima cautela con le azioni Usa Guadagnare con la ripresa in Asia ed Europa ALL'APPARENZA, prevalgono le notizie positive. La ripresa economica, finalmente, prende velocità in tutta Europa. L'inflazione resta sotto controllo e l'euro dà segnali di stabilità. Infuriano, in Italia, le battaglie finanziarie, premessa indispensabile per una stagione di buoni raccolti in Piazza Affari. Ma i pessimisti arricciano il naso, e non solo perchè la tradizione è dalla loro parte: l'autunno non è, in genere, un momento propizio per il listini. Tra meno di un mese, poi, Wall Street celebrerà uno degli anniversari più amari, capaci di trasmettere i brividi alla grande finanza pure a distanza di 70 anni: il crack dell'ottobre nero del '29. In quei giorni banche e investment houses faranno i conti con le minacce virtuali (la paura del grande tilt dei mercati a fine anno, per effetto del millennium bug) o reali (un nuovo rialzo dei tassi). FIAMMA GIAPPONESI Ma chi ha ragione stavolta nell'eterno duello tra Toro e Orso? E che conseguenze avrà per i nostri portafogli? Per capirne qualcosa occorre lanciare uno sguardo lontano, sui mercati d Oriente. La ripresa del Giappone sta prendendo consistenza. Per il secondo trimestre di fila l'economia chiude con un segno positivo, i consumi, soprattutto l'acquisto di case (scese a livelli accettabili dopo Io scoppio della «bolla») sembrano in grado di ripartire. E i quattrini, gli enormi risparmi accumulati da Tokyo in titoli Usa, stanno prendendo la via del ritorno. SPAVENTO A WALL STREET Il risultato? Un equilibrio fragile: i guadagni della Borsa di Tokyo sono messi a repentaglio dalla rivalutazione dello yen. L'uscita dei capitali dagli Usa minaccia la stabilità del dollaro. Certo, la ripresa dell'Asia e dell'Europa è una buona notizia. Ma non è facile cambiare in corsa la locomotiva dell'economia mondiale. La manovra richiede una frenata, il più dolce possibile, degli Usa, e il decollo, senza strappi, dell'area euro e yen. Ma non è facile frenare con dolcezza un'idrovora come Wall Street che assorbe i due terzi dei capitali mondiali e alimenta ormai le attese di reddito e di consumo del 40% delle famiglie americane. Eppure Greenspan, a malincuore, deve indossare i panni del frenatore: gli ultimi dati sulle vendite segnalano una ripresa dell'inflazione Usa. Di qui il probabile rialzo dei tassi, nonostante il rischio di una correzione pesante delle Borse, di una caduta dei prezzi dei Bond e un riflesso, seppur non drammatico, sull'economia reale Usa. CICLO FAVOREVOLI L'esperienza insegna che un calo, probabile, di Wall Street si riflette anche sui listini europei. Ma, nel tempo, il buon senso è destinato a prevalere. Il buon senso, in questi casi, è che l'Europa vive oggi una fase ciclica molto diversa dagli Stati Uniti. L'economia non giustifica un eventuale rialzo dei tassi, quindi è probabile che il mercato obbligazionario, scontate certe paure, giudichi convenienti gli attuali rendimenti dei titoli a lungo. Sul fronte societario non mancano le occasioni: molte società, infatti, hanno di fronte un periodo di mercato positivo, oppure sono destinate a raccogliere i frutti della ristrutturazione. Non è di poco conto, poi, che nel '99 siano state quotate nel Vecchio Continente più società hi-tech del comparto Internet che negli Usa. LI OCCASIONI D'ACQUISTO Prima istruzione per l'uso: gli eventuali ribassi delle Borse, quindi, possono rappresentare una buona occasione d'acquisto. Nell'attesa, meglio non svendere i portafogli obbligazio¬ nari nonostante le pessime performances di Btp e Bund nel '99. In una situazione come l'attuale è prudente detenere almeno un 60% del patrimonio in mercati obbligazionari. Le scadenze a lungo, in valuta euro, potranno dare soddisfazione, a fronte di un rischio calcolato. Meglio, però, puntare su obbligazioni societarie, emesse da imprese con un rating da AA in su. Alla larga dallo yen, oggi sopravvalutato, ma non dal dollaro, sostenuto dai tassi in ripresa. Per i più smaliziati, si può giocare sul «millennium bug»: il mercato sottostima i titoli a ridosso della scadenza di fine dicembre. ATTINTI A NEW YORK E per la quota restante? Sul lungo periodo una buona componente azionaria si rivela una scelta saggia. Ma dove? Gli analisti sono unanimi: Wall Street oggi è il mercato più volatile e rischioso. Meglio stare alla larga, insomma, nelle prossime settimane. In caso di scivolone, però, alcuni titoli, soprattutto nel comparto tecnologico, potranno dare grandi soddisfazioni. Occhio, perciò, ai fondi specializzati. E' il caso, nel quadro di una buona diversificazione, di guardare al Giappone. Certo, lo yen forte crea qualche problema agli esportatori, ma le ristrutturazioni aziendali, i nuovi prodotti e la prospettiva che la situazione valutaria si normalizzi dopo i rialzi dei tassi americani, fanno prevedere buoni affari nel comparto tecnologia e materie prime. OPABNONSOLO Ma conviene, soprattutto, puntare su Europa e Italia. Nelle pagine interne ci occupiamo delle grandi battaglie assicurative, Ina in testa. Per chi punta sull'industria, non sono poche le società del Vecchio Continente che possono cominciare a cogliere i frutti della ristrutturazione. Accanto a Mannesmann, proprietà- ria di Omnitel, in Germania c'è la Preussag, in Francia la Pechiney, impegnata nella costruzione di un grande gruppo mondiale dell'alluminio. Non dispiacciono i due colossi della siderurgia, Thyssen e Usinor. Chimica, costruzioni e valori particolari, come il cable provider olandese Upc. In Italia, i riflettori si accendono sulla galassia Compart, Montedison e Edison che potrebbero dar vita, assieme a Olivetti, a una «megautilities». Occhio anche alle manovre nel mondo a quattro ruote. BANCHI I POLIZZE STAR Per ora, però, i titoli più graditi sono i finanziari. Piace il matrimonio olandese tra Ing e Fortis, mentre raccoglie consensi il Banco centrai hispano americano, fresca matricola anche in Italia. I più arditi scommettono sulle nozze del millennio tra la tedesca Allianz e l'inglese Cgu, un'operazione che proietterebbe il colosso tedesco a Londra e negli Usa. Carne al fuoco non manca, insomma. Ma è meglio essere prudenti, in attesa del compleanno dell'Orso, pronto a celebrare l'ottobre del '29. La storia insegna che gli affari migliori li ha Fatti chi ha colto negli Anni Trenta l'occasione per lo shopping a prezzo di saldo... Ugo Bertone SI PRENDONO IN ESAME GLI ANNI DAL '26 AL '97 SULLE BORSE USA.CHI HA SCOMMESSO TUTTO SULLE AZIONI HA SUBITO UNA PERDITA PIÙ' PESANTE NELLA CRISI DEL '29-31 MA, ALLA FINE, HA AVUTO IL RENDIMENTO PIÙ' ALTO. UN PORTAFOGLIO «MISTO», INVECE, RESISTE MEGLIO Al CRACK. FONTE: ABBATSON ASSOCIATES GUIDA Non cederTokyo e le pSI PRENDONO IN ESAME GLI ANNI DAL '26 AL '97 SULLE BORSE USA.CHI HA SCOMMESSO TUTTO SULLE AZIONI HA SUBITO UNA PERDITA PIÙ' PESANTE NELLA CRISI DEL '29-31 MA, ALLA FINE, HA AVUTO IL RENDIMENTO PIÙ' ALTO. UN PORTAFOGLIO «MISTO», INVECE, RESISTE MEGLIO Al CRACK. FONTE: ABBATSON ASSOCIATES AZIONI AMERICA a IL SALVADANAIO PER LE GRANDI MANOVRE IN BORSA PREDE E COMPRATORI SOnO I RIFLETTORI D'AUTUNNO LE BLUE CHIPS NEL MIRINO DI COMMERZBANK VENDERE HYDRO R.DUTCH COMPRARE ELF ENI TOTAL FINA ENTERPRISE LASMO PREMIER TELEFONICA TELEDANMARK BT MANNESMANN VODAFONE AIRTOUCH

Persone citate: D'acquisto, Greenspan, Thyssen, Ugo Bertone