Lettere Provinciali

Lettere Provinciali Lettere Provinciali GIORNI fa sono stato a un motoraduno. Ero in bicicletta ma mi hanno lasciato entrare lo stesso. Forse ho impietosito i bikers trainando la mia nipotina cinquenne con una fune legata alla sua bici rosa col freno bloccato sulla posizione INCHIODA. Il fatto è che il motoraduno si è materializzato lungo la nostra gitarella fra San Giovenale e San Qualcosaltro, frazioni di Peveragno. La mia nipotina ha visto l'agglomerato di borchiuti e cuoiuti e cascuti bikers e non ha voluto perdersi lo spettacolo. Bikers sarebbe poi la stessa cosa di motociclisti o, per usare un termine che mi fa venire in mente Claudio Villa, «centauri» (immaginate un tizio spaparanzato su un'Harley-Davidson che accoglie Dante e Virgilio nel cerchio infernale dei violenti: «A qual martirio venite voi che scendete la costa?»). I bikers sono geniali Hanno escogitato un sistema infallibile per la proliferazione dei motoraduni. I motoraduni spesso sono dedicati alla memoria di un biker già salito a smanettare sui pascoli asfaltati del cielo. Di solito il biker rimpianto è partito per il suo ultimo viaggio proprio in motocicletta, è morto in un incidente, insomma. L'attrazione principale dei motoraduni, oltre a un palchetto su cui si esibisce una band da motoraduno in grado di suonare tutti e due i generi (che non sono il country e il western come nei Blue Brothers, bensì l'heavy e il metal), è la birra. Così, dopo alcune ore di sano divertimento all'aria aperta e un discreto numero di bine, i bikers montano sui loro destrieri d'acciaio e si avviano verso casa. Le probabilità che almeno uno di loro raggiunga - per nostalgia più che per ubriachezza, s'intende - il compianto e assente protagonista dell'appena concluso memorial negli asfaltati pascoli del cielo sono piuttosto buone. Al funerale i bikers si riuniscono commossi e fra una soffiata di naso e una birra giurano che non si daranno pace finché l'amico che li ha lasciati non avrà anche lui il suo bel motoraduno alla memoria. Si può dire che abbiano scoperto il segreto del motoraduno perpetuo, col tempo copriranno tutto il calendario. L'altro grande pregio dei bikers è che hanno mantenuto per anni il mio amico Marco Corona, disegnatore e fumettista eccelso {Frida Kahlo, Una biografia surreale, Stampa Alternativa), facendosi pittare sul serbatoio teschi, draghi fiammeggianti e reggiseni gonfi di maggiorate, come autentici mecenati.

Persone citate: Claudio Villa, Frida Kahlo, Harley

Luoghi citati: Peveragno