CAFONATE ALLA ROMANA di Paolo Ferrari

CAFONATE ALLA ROMANA ALL'HIROSHIMA CAFONATE ALLA ROMANA //funk coatto di ErFiotta protagonista venerdì 24 LO chiamano funk romano. E' la versione capitolina dell'hip hop nazionale, la cadenza trasteverina del rap nella lingua di Dante, la risposta caciarona al successo dei milanesi Articolo 31, che, essendo di Milano, «se la tirano» per definizione. Da «quella» Roma arriva Er Piotta, in concerto venerdì 24 ad Hiroshima Mon Amour (via Bossoli 83, ingresso 18.000 lire) con inizio alle 22. Tommaso, in realtà, è un ragazzo di Calabria che della sua regione d'origine conserva lo splendore ridondante delle consonanti aspirate, quasi avessero la acca vicino. Nella capitale c'è cresciuto, accanto a quelli del Colle del Fomento, con il guru del funk romano, Ice One, sempre pronto a dare un consiglio, a suggerire un campione da infilare in loop per il pezzo nuovo. Con Robba Coatta, Turi, Squarta, e poi due writer dai nomi spiritosissimi, Pane & Sugo. Tutti insieme ad inventarsi la storia dei «pornorockers», ragazzi del ceto medio impallinati per il rap e i film hardcore. Qualcosa, da quelle parti, si è incrinato. Ma il divorzio artistico da quelli del Colle non ha cancellato il Dna di Tommaso. Il «Supercafone», trovata di gran successo che nessuno notò nel 1996, è solo un aspetto del suo lavoro. Perché in «Comunque vada sarà un successo» c'è pure «La valigia», che racconta di emigrazione con lirismo alto, e un monologo di Rocco Siffredi, e un sacco di ospiti, come il torinese Contempla che, vedrete, spunterà in qualche modo sul palco di Hiroshima. Né Er Piotta si è fermato all'album: continua a stare dentro la scena, a macinare interventi in dischi altrui, come nella nuova raccolta di Fritz Da Cat, che è un portento di fantasia ma a Tommaso avrà potuto pagare sì e no una cena. Anche se il gioco della crocifissione di chi «sfonda», pratica ricorrente nei circuiti «alternativi», è già in corso, Er Piotta «rap/presenta», eccome. Questo, d'altronde, è rap: la fiction fa parte del gioco, e Tommaso, Turi, Squarta e gli altri di Robba Coatta giocando forte. Senza fare i più puri del mercato. Se poi ciò offre spunto persino alla cronaca politica nazionale, non è certo un problema loro. Cercate Er Piotta che cova sotto il «Supercafone», dunque, ascoltate le sue rime e lasciate che il funk romano abbia la meglio sui cliché. Paolo Ferrari

Persone citate: Fritz Da Cat, Robba, Robba Coatta, Rocco Siffredi

Luoghi citati: Calabria, Hiroshima, Hiroshima Mon Amour, Milano, Roma