Barbarossa: ora vi suono il computer di Luca Dondoni

Barbarossa: ora vi suono il computer Dopo tre anni esce«Parole e Musica», l'ultimo ed del cantautore, totalmente rinnovato nel sound Barbarossa: ora vi suono il computer «Così mi regalo una grande orchestra» Luca Dondoni milano «Musica n parole» e il nuovo olisco di Luca Barbarossa e fa piacere ascoltare il lavoro di un cantautore italiano che negli anni ci ha abituato alla classica formazione voce, chitarra, basso e batteria, completa infinte nuovo proprio nell'impianto sonoro. Oggi Barbarossa diefi di essere cresciuto e di aver voluto cambiare le cose partendo dalla musica, aggiungendo un'orchestrazione complessa, con gli archi e tutto il resto. Sono passati tre anni dal precedente album inciso per la Columbia Kecords e ora, dopo il successo del singolo uscito in estate (il titolo è lo stesso del ed), ecco il disco prodotto da Romano Musumarra. Nel ed si apprezza anche la collaborazione della cantante australiana Tina Arena per la canzone «Segnali di fumo». «Sono estremamerit.fi soddisfatto del lavoro clic ho portato avanti per un anno intero insieme a Musumarra. Ho inseguito questo produttore per un sacco di tempo e (piando sono riuscito a coinvolgerlo nel progetto sapevo che avremmo fatto un buon lavoro». Questo è un ed che stravolgerà un po' il suo pubblico visto che qui le orchestrazioni si sprecano e lei sino a ora non le aveva mai usate. «Bisogna pure andare avanti. Musumarra è un produttore che ho scelto apposta perchè ini aiutasse a dare una svolta musicale alla mia carriera e al modo stfisso in cui ho scritto e musicato i mici dischi. Lui ha prodotto il primo lavoro di Celine Dion ed è un grande uomo di musica. Lavorare con Romano è stato splendido». Insomma con "Musica e parole" si può dire che anche Barbarossa, sicuramente grazie a Musumarra, si è avvicinato prepotentemente al computer. «Mettiamola cosi. Non sono certo io che devo magnificare le doti dei nuovi programmi per fare musica. Ho suonato davvero e con me i musicisti che hanno partecipato alla stesura del ed. Diciamo che una volta pronte tutte le piste e inserite in un computer riesci a dare alla tua musica tutte le vesti che vuoi. Immaginate che solo di "Segnali di fumo" ho già pronte dieci versioni diverse». Lei è senz'altro uno dei personaggi dei quali si parla meno negli ambienti musicali. Voglia di starne fuori? Vita privata intensa? Cos'altro? «Semplicemente non amo essere troppo presente sui giornali di pettegolezzi perchè non genero pettegolezzi. Amo mia moglie Ingrid che è francese e in qualche modo lontana dai "rumori" italiani. Tutto qui». Il prossimo singolo è proprio "Segnali di fumo" e lo ha girato in compagnia di Tina Arena. Perchè Tina Arena? Avevo scelto varie voci italiane e straniere ma quando ho sentito Tina ho capito che era lei la persona giusta. E poi si sente che questa ragazza è anche un'autrice. Lo si sente da come canta. Senza contare poi le doti umane e di simpatia che hanno trasformato il nostro rapporto lavorativo in un'amicizia». Nel disco c'è anche una canzone come «Italiani d'America» scritta da Marco Conidi e non da lei. «Marco è un amico e tempo fa è venuto anche in tour con me. Aveva questa canzone che sem- brava fatta apposta per la mia voce. L'ho registrata e in effetti è cosi». Questo ed esce in un perio- do ben distante dal Pesti- vai di Sanremo. Immagi- niamo che tra un tour e l'altro questi impegni le impediranno di partecipa- re, eventualmente, al Fe- stivai di Sanremo: o no? «Il Festival mi ha dato sempre molto e non è certo mia inten- zione snobbarlo come fanno in tanti. Però, per le ragioni che lei ha appena detto, non ce la farò». Canta «Segnali di fumo» «Peccato, ma quest'anno con l'australiana Tina Arena non ho tempo per San Remo e un brano di Marco Conidi troppi impegni con i tour» Luca Barbarossa il suo nuovo ed «Musica e parole» rinuncia alla tradizionale formazione per passare a complesse orchestrazioni ottenute con il computer «Vado poco sui giornali - dice - perché non amo i pettegolezzi»

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