Un medico scrittore a caccia dell'anima sulle orme dell'allievo di Freud

Un medico scrittore a caccia dell'anima sulle orme dell'allievo di Freud m UPRQAUiORNO Un medico scrittore a caccia dell'anima sulle orme dell'allievo di Freud Giovanni Testo IL male esiste e ci contagia, come un miasma». E' Riccardo Gribaudi, il protagonista del primo romanzo del quarantatreenne Alessandro Defilippi, medico e psicanalista torinese, già esordiente cinque anni fa (da Sellerio) con racconti di ordinaria consuetudine con lo straordinario, ad annotare il senso di una perturbante esperienza esistenziale. Il romanzo, appena pubblicato da Passigli, s'intitola Locus animae e racconta la storia di un ginecologo che in preda ad una fascinazione progressiva si getta nel pozzo delle sue ossessioni o dei suoi labirinti mentali dietro le orme di un doppio irresistibile, che risponde al nome di Inving Kastner, già allievo di Freud, morto suicida a Roma nel 1914. Riccardo Gribaudi è un professore torinese di comune ambizione universitaria, un divulgatore scientifico preso nelle mene concorsuali e nei rapporti di carriera, ha figli, un'ex moglie, una giovane amante da cui si sente fortemente attratto, un rivale passabilmente insidioso, una consolidata stabilità professionale, un buon credilo accademico, un discreto aplomb, ma anche una persistente inquietudine, un desiderio di cambiamento che vanno crescendo via via che cresce il suo lavoro di indagine sulla biografia di Kastner. In un fondo abbandonato di una biblioteca romana il professor Gribaudi scopre un insospettato giacimento di carte promettenti e vetrini strani, ritrova un diario di deliri, s'imbatte in un mazzo di chiavi con cui apre case rimaste misteriosamente intatte, scova libri d'epoca altamente indiziari, comincia insomma a bal-.ere strade, a visitare luoghi che evocano lontani passaggi, il mistero sempre più attraente di ricerche profane sull'epifisi 0 ghiandola pineale, sul locus animae cartesiano, sul punto di commutazione dei tessuti in coscienza. E diventa sempre più difficile per lui distinguere presente e passato, fantasmi e realtà. Le più sottili vibrazioni atmosferiche diventano 1 segnali di un'aura avvelenata e malefica, fino a quando il ritorno del professor Gribaudi a Torino non scoperchia un minuetto diabo¬ lico di presenze che si muovono su una scacchiera da sempre congeniale: dall'abitazione di via Avogadro ad una casa con giardino della famigerata via Asti, fino alla mostruosa alterità di un laboratoriomattatoio con la più sconvolgente e sconvolta delle identità mentali. La storia è tutta enti, ma a far differenza è come sempre la maniera di narrarla. Ciò che Defilippi fa con linguaggio geometrico ed esatto, non concedendo nulla a morbidezze o evanescenze di maniera, come ancora accadeva di riscontrare qua e là nei racconti d'esordio. Variando i modi del narrare, il medico-scrittore dà voce al suo protagonista attraverso un memoriale severo che vira le molte voci in allarme. Mettendo in scena il versante meno accogliente dell'Ombra, affida all'ospite diabolico il ruolo di nostro più prossimo inquilino. Alessandro Defilippi Locus animae Passigli 190pagine. 24.000 Lire

Luoghi citati: Roma, Torino