Poliziotto sott'inchiesto «Molestò due colleghe»

Poliziotto sott'inchiesto «Molestò due colleghe» Giorni di tensione in Questura a Milano Poliziotto sott'inchiesto «Molestò due colleghe» Le agenti: «Trasferimento di ufficio in cambio di prestazioni sessuali» MILANO Adesso si parla anche di molestie sessuali. Dopo lo scandalo all'ufficio passaporti, che la scorsa settimana ha spinto il questore Giovanni Finazzo a ordinare il trasferimento di 45 agenti in seguito alla scomparsa di 19 documenti di espatrio, ieri la Questura di via Fatebenfratelliha vissuto un'altra giornata di tensione. Un ispettore, ex dirigente dell'ufficio personale poi trasferito al commissariato Centro, sarebbe stato rimosso in seguito ai risultati di un indagine interna, che ora rischia di arrivare sul tavolo della magistratura, avviata alcuni mesi fa dopo la denuncia di due poliziotte. Le due agenti avrebbero lamentato di aver subito una sorta di ricatto sessuale dopo aver chiesto uno spostamento di ufficio. Il tutto aggravato dal fatto che il dirigente in questione è anche un esponente autorevole della segreteria provinciale del Siulp, il sindacato «di sinistra» della polizia, e che avrebbe millantato poteri di assegnazione da un ufficio all'altro chiedendo in cambio prestazioni sessuali. Il riserbo, ovviamente, intorno alla vicenda è strettissimo e chi si occupa del caso invita ad andare con i piedi di piombo. Ma intanto il nuovo bubbone è scoppiato e così si è venuto a sapere che all'uomo, sarebbe stata contestata anche un'infrazione amministrativa per aver segnato un'ora di straordinario ingiustificato, mentre altre indagini interne si starebbero allargando anche all'ufficio stranieri. L'ispettore ha però risposto promettendo denunce per diffamazione. Già sotto pressione per l'allarme criminalità, il palazzo di via Fatebenefratelli, nel quale in questi giorni si è installato il prefetto Ciro Lomastro per coordinare le inchieste interne, rischia dunque il collasso. Il fatto poi che al centro del nuovo scandalo, vero o presunto, ci sia un esponente sindacale di primo piano nella polizia milanese non fa che invelenire un clima già fin troppo teso e che vede contrapposti sindacalisti di opposte fazioni, dirigenti e semplici agenti. Proprio il Siulp infatti, lunedì scorso aveva presentato in procura una denuncia contro il Questore Finazzo, accusandolo di aver comandato a 18 agenti di servire come camerieri alla festa della Polizia. E adesso, il segretario regionale del sindacato, Vincenzo Italiano, che smentisce la sospensione dell'ispettore sotto inchiesta, parla «di un chiaro attacco dell'amministrazione nei confronti del sindacato. Vengono trasferiti i nostri dirigenti senza un motivo e nel caso dell'ufficio passaporti abbiamo assistito a una vera e propria epurazione di massa». Ma l'ipotesi più accreditata dagli inquirenti sarebbe quella dell'esistenza di una rete di favoreggiamenti che avrebbero compromesso o rallentato l'iter amministrativo della Questura. Intanto ieri mattina il prefetto Lomastro, responsabile dell'ufficio ispettivo per il nord Italia, ha ascoltato nel suo ufficio Danilo Gagliardi, ex dirigente della polizia amministrativa e sociale «congelato» nel maggio scorso con un provvedimento del Questore che per ora si limita a un «no commenti). [p.col.l

Persone citate: Ciro Lomastro, Finazzo, Giovanni Finazzo, Lomastro, Vincenzo Italiano

Luoghi citati: Italia, Milano