Bimbo Rotti investito dall'auto della polizia

Bimbo Rotti investito dall'auto della polizia Il piccolo nomade ha 18 mesi, è ricoverato con prognosi riservata. L'agente lo ha saputo un'ora dopo Bimbo Rotti investito dall'auto della polizia Roma: si era nascosto dietro la macchina, colpito in retromarcia ROMA Por gioco si ora nascosto dietro un'auto della polizia. Ma Alimeli Rustie, un bambino di solo diciotto mesi, non poteva sapere che in quel momento la volante stava effettuando la classicia manovra di retromarcia per poi ripartirò. E così è stato investito, colpito alla tosta: con la maglietta e i calzoncini sporchi di sangue ha raggiunto la madre por poi ricadere a terra, mentre gli agenti andavano via senza accorgersi di nulla. E' successo ieri alla periferia di Roma, campo nomade del quartiere Tor di Cenci. Ora Ahmed Rustie ò in prognosi riservata: ha riportato un'ustione di primo grado alla gamba destra provocata dal tubo di scappamento dell'«Alfa 155» e un forte trauma cranico con una profonda ferita nella zona parietale sinistra del volto. E' successo tutto in pochi secondi. Oro 12,30: una volante del commissarialo Esposizione si reca al campo nomade (60 famiglio, una comunità di 300 persone), una volta uno dei migliori d'Europa, completamente attrezzato, ora ridotto ad una fogna a cielo aperto. Per duo poliziotti c'è da eseguire il classico compito di giornata: controllo di tutti i detenuti agli arresti domiciliari. Poi l'Alfa 55 lascia il piazzale. Ma è alle sue spalle che si consuma il dramma. Ahmod è l'ultimo di cinque fratelli. Ha quasi due anni, il piii grande ne ha quindici. Il padre Safo uscirà domani dal carcero di Campobasso, anche lui finirà di scontare la pena a casa. E la comunicazione alla famiglia ora arrivata proprio un'ora prima. La madre Fatima, pure lei progiudicata, non capendo bène l'italiano aveva cercato aiuto dai vicini. E così il bambino alle 12,30 non è controllato da nessuno quando per giocare si nascondo dietro l'auto. E non so ne accorge nessuno anche quando nella manovra di retromarcia viono colpito alla tosta. L'agente alla guida - un giovano di 22 anni - viene avvisato solo dopo un'ora, e cade dalle nuvole. «E' sconvolto - dicono al Commissariato - lui non ha sentito nessun botto, nemmeno un urlo». Ahmed viene accompagnato dalla madre Fatima e da un altro nomade del campo all'ospedale S.Eugenio. Ma per lui non c'è posto. Così il bambino è trasferito al Policlinico Gemelli dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata. A preoccupare è soprattutto la ferita alla testa. Sul posto intanto si reca la Polizia Scientifica elio compie tutti i rilievi dell'incidenti. Gli agenti poi identificano 60 persone che tra le 12 e le 12,30, l'orario in cui il bambino è stato investito, erano al campo nomadi. Alcuni vengono accompagnati al commissariato di via Cristoforo Colombo, ma nessuno ha visto nulla. Ora l'«Alfa 55» «ha il portabagagli molto alto, perciò è impossibile che l'agente abbia potuto vedere il bambino» fanno notare dal commissariato è sotto sequestro. L'atto ò stato disposto dal Pubblico Ministero Circondariale Maria Bice Barborini. Sull'auto sono state trovate tracce di sangue e dei capelli del bambino. |gio. lam.l

Persone citate: Ahmed Rustie, Cenci, Maria Bice Barborini

Luoghi citati: Campobasso, Europa, Roma