Il Fondo tagli i debiti ai poveri di Stefano Lepri

Il Fondo tagli i debiti ai poveri Manca solo il sì della Banca Mondiale per far partire l'alleggerimento di un passivo da 50 mila miliardi Il Fondo tagli i debiti ai poveri Ma iprestiti a Mosca sono congelati Stefano Lepri invialo ;i WASHINGTON «Pergli aiuti ai Paesi poveri l'Italia e Ira i l'aesi elio si sono comportati meglio. Non si sbraccia molto, non fa il Pierino come altri, ma la sostanza c'è», vanta il ministro del Tesoro Giuliano Amato nel secondo giorno delle riunioni .economiche internazionali d'autunno a Washington, che e dedicato a far partire la Flipc, la remissione dei debiti ai l'aesi poveri che non riescono a pagarli, Decisa al vertice di Colonia, questa opera/ione deve ossero definita in termini tecnici, si spora di poter concludere lutto oggi ma non e sicuro (fra i più interessati a un pronto avvio c'è il Papa, e alcuni l'aosi protesianli del Nord non sono da menni. Se lo si conseguirà, questo risultato si aggiungerà allo duo importanti decisioni prose sabato dal O 7, ovvero da ministri del Tesoro o banchieri centrali di Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada: 1) contrastare l'ascesa dello yen con l'annuncio che Tokyo stamperà più moneta e con l'allusione a possibili interventi sui mercati valutari; 2) sospendere il pagamento della nuova rata di prostilo alla Russia, 4,8 miliardi di dollari, finché a Mosca non saranno prése misure anti-corruzione. Si consolida l'ottimismo sull'economia mondiale temperato dal persistenle timore - non menzionato per qualcosa di più della scaramanzia eli un crollo in Borsa a Wall Street. Una ulteriore ascesa dello yen sul dollaro strozzerebbe sul nascere la ripresa economica in Giappone e allo stosso farebbe rischiare agli Stati Uniti inflazione, aumento dei tassi, ridimensionamento bmsco delle altissime quotazioni azionarie, con danni in tutto il globo. Il governatore di Bankitalia, Antonio Lazio, non riesce a non tradiro i suoi dubbi sulla ricotta di espandere la liquidila in Giappone; si vedrà come reagiranno i mercati a una prosa di posiziono del 0-7 che Amato considera chiara od energica. Rassicurante per l'Italia è anche lii previsione dogli economisti del L'ondo monetario (come ha rivelalo ad Amalo il direttore generale Michel Camdessus) che i l'aesi produttori di petrolio non co la faranno a lungo a mantenere il prezzo del greggio agli attuali livelli; e anche nel caso che ci riuscissero, lo sfruttamento di riserve finora troppo costoso potrebbe in seguito calmierare le quotazioni, L'iniziativa per condonare i debiti ai Paesi poveri, che ammonta in tulio, come valore presente netto, a 27 miliardi di dollari 150 mila miliardi di lire), e stata esaminata ieri negli organismi del Fondo monetario e della Banca mondiale, il comitato interinale e il comitato per lo sviluppo. I criteri di scelta ora definiti tengono maggior conto del livello di povertà dei Paesi da aiutare (i candidati sono 3G): in alcuni dei quali, ricorda Amalo, «un neonato lia maggiori probabilità di morire prima dei 5 anni che di arrivarci». Dal lato Fmi, è definita l'operazione di vendita fittizia delle riserve in oro che realizzerà le risorse per l'aiuto; dal lato Banca mondiale esistono ancora problemi tecnici. Da parte dell'Italia, l'impegno per i Paesi poveri è ingente, da (>.000-7.000 miliardi secondò le voci che si vogliono includere e il periodo proso in esame. La cancellazione totale dei debiti dei Paesi poverissimi dell'Africa, già decisa da tempo, costerà 2.800 miliardi di lire. L'iniziativa oggi in discussione (Hipc) ce ne costerà (piasi 3.000 direttamente, piti 100 in contributo al Fmi, 80-90 alla Banca mondiale, e circa 380 in partecipazione all'intervento del Fondo europeo di sviluppo, Dopo l'invito a Tokyo perché fermi lo yen con le sue forze, attesa la reazione dei mercati Il direttore del Fmi Michel Camdassus

Persone citate: Antonio Lazio, Giuliano Amato, Michel Camdessus