Squalo bianco attacca un peschereccio, paura in mare

Squalo bianco attacca un peschereccio, paura in mare Fine estate con brivido nel Mare Adriatico, al largo di Giulianova: lungo sette metri, ha prima divorato un tonno, poi azzannato lo scafo Squalo bianco attacca un peschereccio, paura in mare Potrebbe essere lo slesso avvistato un anno fa a Senigallia Secondo gli esperti in questa zona è il suo habitat naturale SAN BENEDETTO DEL TRONTO Uno squalo bianco lungo quasi sotto metri ha attaccato venerdì un peschereccio d'altura, il «Coca Cola», a venti miglia dalla costa di Giulianova, in località la Fossa, a bordo del quale c'erano i! comandante Elevio Mazzafugo, di San Benedetto del Tronto, e due turisti. Lo squalo ha divorato un tonno appeso all'amo fuori dalla barca, e poi si è avventato contro lo scafo di vetroresina, cercando inutilmente di addentarlo. Mazzafugo ha raccontato la sua avventura alla Capitaneria di porto di San Benedetto. «Quel tratto di mare, profondo 240 metri, è pieno di tonni. Insieme a un'altra barca, il Palma, ne avevamo pescati alcuni, lasciati penzolare in acqua perché non si seccassero», ricorda il comandante. «Ad un certo punto abbiamo visto affiorare una pinna enorme: poi lo squalo, che in pochi secondi ha fatto fuori uno dei miei tonni. Pensavo che andasse via - continua Mazzafugo - e invece ha continuato a seguire la scia di sangue cercando di mordere lo scafo, con quei denti tremendi». «L'ho fotografato e gli ho sparato con il fucile subacqueo ma il colpo è rimbalzato». Che sia lo squalo Willy avvistato un anno fa a Senigallia? Di certo in 30 anni di mare Mazzafugo non aveva «mai visto niente del genere». Il caldo e la temperatura del mare ancora temperata potrebbero aver stanato il predatore dalla Fossa di Pomo, una depressione fra la costa croata e Pescara, profonda 250 metri e dove l'acqua è più calda. Già all'epoca di Willy - fotografato il 28 agosto di un anno fa al largo di Senigallia dal peschereccio Hyper di Stefano Catalani - il Laboratorio di biologia marina aveva indicato questa zona come habitat naturale del temibi- le pelagico in Adriatico. La fossa è separata da una distanza di circa 30 miglia, compresa una striscia in secca, dal Fondaletto, la depressione in cui incrociava il «Coca Cola», vicino alla piattaforma petrolifera Giovanna. «Per me lo squalo seguiva le motobarche che al rientro dalla pesca gettano in mare gli scarti», ipotizza il comandante Elvio Mazzagufo, ancora incredulo e impressionato da quei denti appuntiti. «Un elefante... sembrava un elefante - così descri¬ ve lo squalo -, con un diametro di due metri almeno. Un esemplare mai visto, nemmeno quando gettavamo le reti nel Mediterraneo, in Tunisia, e prendevamo pescecani da fondo con barattoli interi e bottiglie nello stomaco». Ir. cri.] Lo squalo bianco fotografato dal comandante del peschereccio .■Coca Cola» al largo di Giulianova nel Mare Adriatico

Persone citate: Elvio Mazzagufo, Pomo

Luoghi citati: Giulianova, Pescara, San Benedetto Del Tronto, Senigallia, Tunisia