Mosca alla Cecenia: siamo pronti all'invasione di Anna Zafesova

Mosca alla Cecenia: siamo pronti all'invasione L'avvertimento del ministro Sergheev mentre il presidente Maskhadov offre una trattativa Mosca alla Cecenia: siamo pronti all'invasione Grozny ancora sotto le bombe Anna Zafesova MOSCA Mosca, che da giorni bombarda 1< Cecenia, sta preparando anche un'operazione terrestre nella re pubblica ribelle. L'incubo dei russi comuni - e di molti militari potrebbe diventare realtà: gli stessi generali che nel '96 hanno riportato un'umiliante sconfitta contro gli indipendentisti ceceni, vorrebbero una rivincita. Le voci su un'imminente invasione terrestre sono state ieri confermate dal ministro della Difesa Igor Sergheev: «Abbiamo diversi piani dell'operazione che verranno applicati in base alle necessità». Una follia, dicono quelli che hanno già combattuto in Cecenia nel '94-96. Le truppe russe non sono riuscite ad avere la meglio in una guerra che per i ceceni era una battaglia per l'indipendenza e che ha coinvolto tutto il popolo. Difficile che oggi qualcosa sia cambiato, sia in Cecenia che nell'esercito russo: c'è voluto un mese, 7 mila uomini delle truppe scelte e numerose perdite per cacciare 2000 guerriglieri islamici dal Daghestan, due settimane fa. Mosca comunque appare ancora indecisa: il vicecomandante dello stato maggiore Jurij Baluevskij ieri, intervistato dalla tv, ha confermato l'esistenza di un piano di operazione terrestre, ma l'ha definito come «una delle opzioni». Si dice che i piani strategici siano stati approvati a una riunione segreta a Rostov-sulDon la settimana scorsa, presenti i generali e il premier Vladimir Putin. Per il momento il comando russo sembra dare la preferenza alla «soluzione jugoslava»: da 20 giorni la Cecenia viene bombardata metodicamente e i missili russi puntano non solo sui guerriglieri, ma anche e soprattutto sulle infrastrutture della repubblica. Ieri i bombardieri russi sono * tornati all'attacco contro'Grozny. Da 4 giorni la capitale cecena è oggetto di martellanti bombarda- amenti: il comando russo dichiara che i piloti fanno una media di 50 raid al giorno. Le bombe hanno già fatto un centinaio di morti, stando alle dichiarazioni del ministro degli Esteri ceceno Iliaz Akhmadov. Mosca ha riconosciuto dopo aver negato per giorni qualsiasi vìttima tra i civili - di aver provocato 40 morti. Ma il comandante dell'aviazione Anatolij Kornukov ieri ha insistito che ogni raid «ad alta precisione» punta soltanto contro i guerriglieri. Ammettendo però che questi si trovano spesso in zone abitate da civili. La Cecenia è già stata isolata dal mondo: le bombe hanno distrutto la centrale telefonica e la torre televisiva. E ieri lo truppe russe hanno stretto il cerchio dell'assedio attorno alla Cecenia, chiudendo l'ultima frontiera con l'Inguscezia. Lo scopo è fermare il fiume di profughi che si sta riversando dalla Cecenia. Più di 20 mila persone sono scappate dalla repubblica negli ultimi tre giorni. Ora non hanno più via d'uscita. 1 russi vorrebbero impedire la penetrazione nel loro territorio di «terroristi» mascherati da profughi. Ma questo si concilia poco con le assicurazioni di Mosca di voler proteggere la popolazione civile. L'obiettivo dichiarato del Cremlino infatti è quello di sterminare i terroristi che si nascondono in Cecenia. Il premier Putin ha promesso di «raggiungerli dovunque si trovino» e ha parlato di una guerra che il fondamentalismo islamico ha dichiarato alla Russia. Secondo fonti russe, i comandanti degli estremisti, Shamil Basaev e Khattab, nei giorni scorsi sarebbero andati a Karachi a un «vertice» del terrorismo islamico, dove avrebbero ottenuto 30 milioni di dollari per continuare 13 guerriglia. Il presidente ceceno Aslan Maskhadov ieri ha chiesto di nuovo una trattativa politica per fermare la guerra, che sembra ormai imminente. Oggi incontrerà il presidente inguscio Ruslan Aushev e quello ossero Aleksandr Dzasokhov. Entrambi godono di parecchio peso a Mosca e nel Caucaso, ed entrambi non vogliono una guerra ai loro confini. Ma stavolta il Cremlino apparo deciso a chiudere una volta per tutto il problema ceceno. E ieri Baluevskij ha ammesso implicitamente piani per eliminare i capi dei gruppi estremisti. «Mentre parliamo, potrebbero essere già in corso», ha detto. Volontari ceceni a Grozny si preparano a un possibile attacco di terra da parte dell'esercito russo. La capitale cecena è stata bombardata dagli aerei di Mosca per il quarto giorno consecutivo