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Le fastose abitudini dell'ex Presidente Lo coscienza ambientale ♦ I nomi ih Aitò Adige ♦ Ldlld'Roman'ò^'OèmÒ'hlé LÀ LEI TLRAdi O.d.B. Le fastose abitudini dell'ex Presidente EGR. Oreste del Buono, sul bisettimanale biolloso Eco di Biella del 9 settembre è stato pubblicato l'articolo che in fotocopia allego alla presente. Riguarda la visita avvenuta lunedi 6 settembre scorso alla Comunità monastica di Bose, in comune di Magnano (Bi), dell'ex presidente della Repubblica Scalfari), accompagnato dalla figlia Marianna e dal Vescovo di Novara. Non faccio commenti all'articolo del bisettimanale, che parla di paese blindato, di un esercito di poliziotti e agenti della Digos in servizio di «protezione» nonché del disugio della popolazione e degli abitanti dello località visitate a causa dell'arrivo - in visita privata - di questi tre importanti «Personaggi» ma pur sempre «Privati cittadini»! Perché anche chi ha rivestito la carica di Capo dello Stato, a mandato scaduto, dovrebbe - democraticamente - considerarsi cittadino come tutti noi e rinunciare - almeno in parte a scorte così smisurate e costosissime, per giunta, e tutte a carico dei contribuenti. Ma ì Capi dello Stuto, in Italia, hanno preso il vezzo (quando diventano ex) di fare del protagonismo, e di sentirsi come prima, anzi più di prima potenti, importanti e, appunto, protagonisti. Gradirei, e credo anche la maggioranza degli italiani lo desideri, leggere un appropriato commento. La ringrazio di cuore, Signor Del Buono, e sono sicuro che l'argomento merita di essere trattato. Romano Zedda, Domodossola g; ENTILE Signor Zedda, io mi sforzo di essere obiettiva e sereno, ma non posso negarle la mia solidarietà. Se la cronaca contenuta nell'articolo che mi invia è esatta, l'esempio conferma ogni dubbio circa il protagonismo dei nostri uomini di Stato. Quando sono in funzione si credono perlomeno il Re Sole e, quando finisce il loro mandato, non si sognano di rinunciare alle loro fastose abitudini. Non possono smettere di considerarsi onnipotenti, si sentono così per l'eternità. Poche eccezioni non riescono a smentire l'andazzo corrente. Anzi, acuiscono la nostra delusione di cittadini che si proietta sui successori al potere. Speriamo ogni volta di cambiare in meglio. Ma è difficile: la boria è una brutta malattia. Rientrare nelle fila con umiltà è evidentemente uno sforzo superiore alle loro virtù. Cosa ci vuol fare? Oreste del Buono