Fischler: non cederemo agli Usa

Fischler: non cederemo agli Usa Fischler: non cederemo agli Usa «Ci condannano per le sovvenzioni mentre loro aumentano gli aiuti» Carlo Alberto Delaini VERONA Di qui non si passa. Fa suo il motto degli Alpini, Franz Fischler, Commissario della UE per l'agricoltura e la pesca, l'unico riconfermato nel proprio dicastero dal governo europeo di Prodi, impegnato ad imporre il modello europeo di agricoltura multifunzionale, che punta spila qualità e sullo sviluppo rurale, in sede di negoziati Wto, l'organizzazione mondiale del commercio. E per far capire quanto sarà dura, Fischler scomoda anche l'Enrico IV di Shakespeare: «... se si ha da mercanteggiare, ascotatemi beno, io cavillerò per la nona parte di un capello». Omaggio a Verona, città che ospita, nella propria Fiera, la tre giorni agricola organizzata dai sindacati europei - Copa, Cogeca, Cea per mettere a fuoco una linea comune in vista del «Millenium Round». Il commissario Fischler illustra la sua strategia: «L'Agenda 2000 è una riforma pensata proprio in funzione dei prossimi negoziati dice -, e miriamo con essa a mantenere il livello europeo di agricoltura competitiva, polivalente e sostenibile che assolve, attraverso la produzione agricola in senso stretto, a tutta una serie di funzioni complementari, fra cui la garanzia del mantenimento dei nostri paesaggi culturali tradizionali e di ambiente stabile». Affermare tale modello in sede Wto e la sfida dell'Europa «verde». «I punti da inserire all'ordine del giorno - sottolinea Fischler - sono cinque. Proseguire l'attuazione delle principali misure previste dall'attuale accordo sull'agricoltura, ovvero mantenere le misure che consentono l'erogazione di aiuti diretti con i più bassi effetti distorsivi sulle condizioni degh scambi. Mantenere la clausola di salva¬ guardia speciale e la certezza giuridica dei risultati negoziati attraverso il rinnovo della clausola di pace. Migliorare l'accesso delle proprie esportazioni ai mercati esterni, attraverso la subordinazione dei crediti all'export a dispetto delle norme commerciali concordate in occasione dell'Uruguay Round. Rafforzare il ruolo polivalente dell'agricoltura per garantire la sopravvivenza delle zone rurali, ovvero la tutela dell'ambiente e la protezione degli animali. Prestare sempre più attenzione agli interessi legittimi dei consumatori: l'organizzazione mondiale del commercio - puntualizza il Commissario non può diventare un pretesto per commercializzare prodotti sulla cui sicurezza possiamo legittimamente dubitare. Biotecnologie e ingegneria genetica in agricoltura devono sottostare ad una migliore valutazione dei rischi e una maggiore informazione dei consumatori: l'e¬ tichettatura non basta. Devono essere sicuri per uomo e ambiente, fuori da ogni dubbio. La UE, nel campo della sicurezza alimentare, ha sviluppato proprie rigide norme che hanno un costo di produzione che va tenuto in conto remunerandolo separatamente dalla nonnaie attività produttiva». Nell'analisi delle criticità, Fischler ò ancora più esplicito. «Le misure comunitarie in cui rientrano tutti i pagamenti diretti introdotti dalla UE nel '92 intesi a compensare le riduzioni dei prezzi, incontreranno un'opposizione molto forte. Ma saremo irremovibili. Anche gli USA d'altronde, continuano ad aumentare i loro aiuti diretti al reddito, essendo passati dai 6 miliardi di dollari del '98 ai 7 di quest'anno. Per quanto riguarda la riduzione delle sovvenzioni all'export, la questione è delicata e vedremo se per il momento, il compromesso di Berlino darà i suoi frutti.

Luoghi citati: Berlino, Europa, Uruguay, Verona