Killer tradito dalla saliva

Killer tradito dalla saliva Lecce: il sospettato per l'omicidio è un tossicodipendente Killer tradito dalla saliva Cinque mesi fa uccise una dottoressa Sandro Tarantino LECCE Incastrato da un francobollo, dalle analisi del Dna e dall'ultimo messaggio lasciato dalla sua vittima, è stato arrestato in Kazakhstan, dove si era rifugiato da tre mesi lavorando in un'azienda italiana, il presunto assassino di Maria Monteduro, la dottoressa ammazzata nella notte tra il 24 e il 25 aprile dopo essere uscita dall'ambulatorio della guardia medica di Gagliano del Capo e avere lasciato sulla porta il cartello «medico in visita domiciliare, attendere». Poche ore prima di essere uccisa era tornata a casa per allattare il suo bimbo di tre mesi e aveva salutato il marito tornando al lavoro. Endocrinologa, assessori ai Servizi sociali di Gagliano, impegnata nel volontariato in favore dei tossicodipendenti che, aiutati, vedevano in lei un punto di riferimento, la dottoressa Monteduro, 40 anni, sarebbe stata ammazzata da un tossicomane che aveva visitato alcune ore prima. Giovanni Pucci, trentenne figlio di emigranti, è stato arrestato perché il suo Dna (ricostruito grazie alla saliva lasciata su un francobollo sequestrato nell'abitazione dei genitori, a Castrignano del CapoTè lo stesso ricavato dalle tracce di sangue ritrovate nell'auto della dottoressa e sulla garza che essa aveva utilizzato per la medicazione in ambulatorio. Per le analisi, eseguite dai tecnici del Cis, il Centro Investigazioni Scientifiche dei carabinieri, l'assassino è lui. «Ma non sbattiamo il mostro in prima pagina, anche se in sede processuale sarà oggettivamente difficile andare contro la scienza», dice Leonardo De Castris, il magistrato della procura di Lecce che ha chiesto l'arresto, eseguito venerdì mattina ad Alma-Ata dalle autorità di polizia del Kazakhstan in collaborazione con l'Interpol. Pucci è accusato di omicidio volontario e di sequestro di persona, cioè di avere trascinato con sé la dottoressa per poi ucciderla. Dovrebbe essere rimandato in Italia nei prossimi giorni. Non si conosce ancora il movente del delitto e non si esclude che vi siano stati complici: le indagini proseguono proprio in questa direzione. Ingaggiato da un'azienda italiana, la Renco, che opera nel settore elettrico ed è impegnata anche in Kazakhstan, Pucci ha lasciato Castrignano a giugno per sfuggire ai controlli. Nato in Belgio, figlio unico, aveva lasciato a casa la madre, mentre il papà - operaio specializzato in una società petrolifera - lavora attualmente in Egitto. A Castrignano i carabinieri sequestrano una busta che l'uomo aveva spedito alla madre. Dal franco¬ bollo si ricostruisce la mappa genetica. Ma se i carabinieri sono anivati a lui lo devono all'ultimo messaggio lasciato dalla dottoressa, che sul registro della guar dia medica aveva annotato l'ulti ma visita riportando il nome (falso) che 1 omicida le aveva dato: Nicola Scarascia. Alle 3,35 la dottoressa annota di aver medicato al labbro inferiore «un soggetto giovane (24 anni), visibilmente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Si ferma presso la sede della guardia medica per mezz'ora» scrive la dottoressa Monteduro «perché dice che si sente male. Cerca il bagno per vomitare. Chiede di essere accompagnato a casa perché è solo e non ha mezzi. Poi si alza e se ne va». In seguilo anche la dottoressa esce dall'ambulatorio. Una donna che la conosceva ode la sua macchina, una Renault 19, che si allontana e racconta di aver visto anche una Volkswagen Golf rossa. Maria Monteduro viene uccisa tra le 4 e le 7 nelle campagne di Castrignano, a una decina di chilometri dall'ambulatorio. L'assassino la colpisce per due volte alla fronte, probabilmente con un punteruolo che non è stato ritrovato. Poi si accanisce su di lei sfigurandola a colpi di pietra. Il marito la attende al mattino, il bimbo deve essere allattato. Alle 9 un contadino ritrova il corpo. Il codice genetico ricavato da un francobollo è uguale a quello rintracciato sulle tracce di sangue trovate sull'auto della vittima Dopo aver commesso l'assassinio il giovane è fuggito in Kazakistan dove aveva trovato un lavoro ed è stato catturato Maria Monteduro la dottoressa ammazzata nella notte tra il 24 e il 25 aprile dopo essere uscita dall'ambulatorio della guardia medica di Gagliano del Capo

Luoghi citati: Belgio, Cis, Egitto, Gagliano Del Capo, Italia, Kazakistan, Lecce