Muore con la testa incastrata nel cancello

Muore con la testa incastrata nel cancello Solo dopo mezz'ora i soccorritori sono riusciti a liberarla dall'impianto elettrico Muore con la testa incastrata nel cancello Salerno, bimba di3 anni Mariella Cirillo SALERNO Hanno visto il sangue uscire dalla bocca, il volto diventare cianotico. Hanno sentito le grida di dolore trasformarsi in un lamento sempre più debole, ma sono stati costretti ad assistere impotenti all'agonia della loro bambina. Annarita, 3 anni, ha conosciuto la morte orribile sotto gli occhi dei genitori disperati che non sono riusciti a liberare la testa della piccola rimasta incastrata in un cancello elettrico. Inutilmente un gruppo di vicini ha cercato di aiutarli in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco e quando i soccorritori sono stati in grado di far scorrere il carrello, era troppo tardi. La bimba si è spenta poco dopo il ricovero in ospedale dove il padre, pazzo di dolore, ha sfasciato tutto quel che gli capitava tra le mani. Un meccanismo difettoso del cancello è forse all'origine della tragedia avvenuta ieri mattina a Salerno, nel cortile di uno stabile in cui abitano una decina di famiglie che hanno vissuto per oltre mezzora una situazione da incubo. L'inesorabile morsa delle sbarre ha spezzato la vita di Annarita Giordano, la seconda dei tre figli di una giovane coppia. Lui, Alfonso, 30 anni, venditore ambulante nel mercato ortofrutticolo, è accorso alle invocazioni della moglie Assunta, 26 anni, avvertita dai vicini di quel che stava accadendo. E presto una piccola folla si è rad\inata, mentre si moltiplicavano gli inutili sforzi per salvare la bambina: ognuno cercava di mettere fine alla tortura subita dalla vittima, rimasta con il corpo all'interno dello spiazzo e la testa in parte protesa fuori. I vigili del fuoco hanno dovuto usare un divaricatore per disinnescare quella trappola mortale. Annarita, già in stato di incoscienza, è stata caricata su di un'auto che, scortata dai carabinieri, è arrivata nell'ospedale San Leonardo. Tutti hanno sperato in un miracolo e quando i medici hanno comunicato ai genitori che non c'era più nulla da fare, il papà della bimba ha sfogato rabbia e dolore fracassando i vetri di una porta, mandando per aria sedie. Gli investigatori stanno cercando di capire che cosa sia accaduto nel cortile della palazzina di via Torre delle Risaie, una zona popolare alla periferia orientale di Salerno. Annarita stava giocando, mentre il fratello più grande, Mariolino, 7 anni, era a scuola, e la sorella minore, Samantha, 1 anno, era a casa con la mamma ed il padre. Forse la bimba si è avvicinata per curiosità al cancello che, secondo alcune testimonianze, era aperto quando il meccanismo si è messo inspiegabilmente in moto. Probabilmente la bambina non si è accorta subito che su di lei stava piombando il carrello e non ha fatto in tempo a ritirare la testa, rimasta incastrata tra il pannello d'acciaio e il gabbiotto dell'ingresso riservato ai pedoni. Il pruno a dare l'allarme è stato un vicino della famiglia Giordano, Antonio, 39 anni, che ha lottato per liberare Annarita. A lui si è imito il padre mentre la madre veniva a tratti sopraffatta dalla disperazione, chiedeva agli altri inquilini di aiutare sua figlia, lanciava grida da spezzare il cuore. Le condizioni della bambina sono diventate via via sempre più gravi. Dopo le urla, ha cominciato a perdere le forze, con il sangue che le usciva dalla bocca e il colorito violaceo. Vigili del fuoco e carabinieri sono ricorsi ad uno strumento per far leva sul cancello e spingere lungo i binari il carrello: Annarita si è afflosciata sull'asfalto. Non c'è stato da gioire perché le sue condizioni sono apparse subito gravissime. La piccola è st3ta sistemata in una macchina che è partita a tutta velocità verso l'ospedale, nella speranza che la corsa contro il tempo potesse restituire la bimba ai suoi genitori. Non è stato cosi. Al dolore per la sua morte, che ha lasciato sotto shock tutto il rione, si unisce la rabbia per un incidente che forse poteva essere evitato.Secondo alcuni testimoni, il cancello era da temi» difettoso. La sciagura vissuta con impotenza dai genitori e dai vicini: nessuno è riuscito a far scorrere il carrello Un carabiniere accanto al cancello che ha causato la morte della bambina

Persone citate: Mariella Cirillo

Luoghi citati: Salerno