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Berlusconi a pranzo da Ciampi Il Capo dello Stato ha ospitato il leader nella tenuta di Castelporziano: c'erano anche i coniugi Gifuni e Letta Berlusconi a pranzo da Ciampi Invito «informale» esteso alla moglie Ugo Magri ROMA A Silvio Berlusconi la tenuta presidenziale di Castelporziano è piaciuta tanto, ma cosi tanto, che si è autoproposto per un nuovo invito. «Quando che qui fiorisce?», ha chiesto al padrone di casa mentre osservavano i boschi, e le dune, e le dislese di campi a perdita d'occhio. «In primavera», eli ha subito risposto Carlo Azeglio Ciampi. «Allora tornerò in primavera», ha promesso il Cavaliere. Tornerà con la consorte Veronica Lario e con il più fidato dei suoi consiglieri, Gianni Leila, accompagnalo dalla moglie Maddalena. Tutti e quattro hanno scorraz¬ zalo ieri in lungo e in largo per Castelporziano, a bordo di jeep della Guardia forestale. Manno ammirato i daini, i cervi, i cinghiali che popolano il parco (i bracconieri un tempo li insidiavano, ma ormai si sono estinti). Hanno visitato le rovine della villa di Adriano, immerse nel bosco. Hanno respirato l'aria salmastra della spiaggia dietro i pini. Si sono fermati all'ombra del grande leccio monumentale. E hanno passeggiato nel giardino dovi; la regina Margherita amava legge-re, accanto allo stagno con anatro e ninfee... Nel molo di cicerone, il presidente della Repubblica ha fatto ammirare agli ospiti li; meraviglie del luogo, E quando non rammen¬ tava un particolare, era sempre li la first lady, donna Franca, a suggerire o intervenire. Con i coniugi Gifuni, Gaetano e Adriana, pronti anch'essi a offrire consulenza. Cosi è trascorsa l'intera mattina, in un clima da lieta scampagnata, pantaloni jeans o maniche di camicia per i signori uomini, pedule e golfetti di riserva (non si sa mai) per le signore. Poi, tutti davanti agli otto coperti della tavola imbandita nella villa della Ginestra, la palazzina fatta costruire da Einaudi negli Anni Cinquanta. Nulla e filtrato sul menù, e tantomeno sullo chiacchiere intrecciate tra una portata o l'altra. Muti, dopo l'incontro, il Quirinale o gli uomini del Cavaliere. Ma la conversazione è durata a lungo, se è vero che la comitiva si è sciolta nel pomeriggio, quando il sole accennava a calare sui seimila ettari della tenuta dove abitano 1(10 agricoltori, si raccolgono pinoli per un valore annuo intorno al miliardo, e in autunno si fa festa per la marchiatura del bestiame. L'idea di visitare Castelporziano è venuta a Berlusconi il 14 agosto scorso, guardando un programma televisivo [Linea blu) che mostrava fauna e fiora della riserva naturale. Per Ciampi, e stato un piaceri; invitarlo. Del resto, sono numerosi gli ospiti altolocati che il Capo dello Stato ha già accolto nella tenuta. Non più tardi di una settimana fa, era stato Walter Veltroni a precedere il Cavaliere. D'Alema si è affacciato in questi mesi più volte, accompagnato perfino dal suo labrador Lulù. Ma di tutti questi passaggi si è saputo assai poco, e in ritardo. Il riserbo della visita berlusconiana, invece, è stato rotto addirittura in anticipo da un'indiscrezione dell'agenzia Adnkronos, che ha attratto a Castelporziano decine di giornalisti, garbatamente respinti ai cancelli. Invano il segretario del Ppi, Franco Marini, ha tentato di rimpicciolire l'evento («Non gli dò alcun significato politico», ha detto). In realtà, l'incontro di ieri è solo l'ultimo episodio di un corteggiamento politico, assiduo e tenace, messo in opera da! Cavaliere nei confronti di Ciampi. Incontri casuali in aeroporto, lunghissimi colloqui ufficiali, pubbliche cordialità, dichiarazioni al miele («Tra noi c'è un grande feeling e un rapporto anche affettuoso»): Berlusconi comincia a raccogliere i frutti di tanto impegno. Di sicuro, con Scalfaro ancora regnante, a Castelporziano non sarebbe andato. Il Cavaliere comincia a raccoglierei frutti di un lungo corteggiamento fatto di incontri casuali, pubbliche cordialità, dichiarazioni al miele A sinistra Carlo Azeglio Ciampi con la moglie Franca Pilla a destra Silvio Berlusconi con la moglie Veronica Lario