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Chirac applaude la rivolta contadina A Nimes hanno distrutto uri supermercato, si moltiplicano gli assalti ai McDonald's Chirac applaude la rivolta contadina Gli agricoltori contro il fastfood e i dazi americani Enrico Benedetto corrispondente da PARIGI Jacques Chirac li vezzeggia: «Contadini, vi capisco. E sappiate che l'opinione pubblica mostra simpatia per la vostra causa». E Jospin, da bravo premier, unisce all'elogio il soldo scucendo i cordoni della borsa. Oltre 120 miliardi in aiuti straordinari per i frutticultori, piccola grande manna concessa fra la sorpresa generale, L'occasione-il vertice franco-italiano di Nimes - può stupire solo chi legga i resoconti politici e non la cronaca nera. Perché mentre Roma e Parigi celebravano a tavola (giovedì sera) un'amicizia ormai ben salda complici i diciannove summit bilaterali, un sommando agrario catapultatosi sul non lontano ipermarket Carrefour seminavo panico, violenza e danni. Lo vittime non sono quello abituali. Anziché prendersela con le pesche spagnole o gli hamburger inaile in Usa, il manipolo ha l'atto scompio di lavatrici, forni a microonde, cucine, frigoriferi... distruggendo sino all'ultimo elettrodomestici rei di non sappiamo quale colpa. Più un'automobile in vetrina. E' l'esordio in chiave agricola del luddismo si garantisco una doppia impunità. La prima, con la fuga prima che arrivassero Ilice gendarmi. Ma l'altra ben più inattesa - gliel'offre il management di Carrefour annunciando: «Non sporgeremo denuncia». E dire che il primo ladruncolo paga in tribunale la cleptomania so gli trovano addosso Natòlia, collants o una t-shirt. Ma il contadino furioso non si tocca. Pena, un processo di beatificazione al colpevole. Prendiamo José Uové, oscuro allevatore sulle Causse - l'alto¬ piano incontaminato fra Midi e Alvornia - lattosi arrestare settimane fa per saccheggio in un cantieri! McDonald's. Oggi è l'eroe per eccellenza conteso nei talk-show televisivi. La sua guerra contro i fast-food, i cibi trangenetici, la Grande Distribuzione - ove Carrefour, dopo l'Opa su Promodès, è N. 1 europeo - e lo zio Sani che tassa Roquefort e foie gras come rappresaglia per il veto Ue contro l'import di carni bovine Usa agli ormoni l'odora la cittadinanza offrendole slogan inattaccabili: «mangiar sano», «prezzi equi», «difendiamo il frenchwayoflife». Un tempo i contadini lottavano nella relativa indifferenza altrui per obiotlivi categoriali, sapendo che l'unica loro arma era la compattezza nelle rivendicazioni. Ma l'estate '99 segna una spettacolare metamorfosi. Nell'ennesimo McDonald's attaccato ieri - a Maubeuge, profondo Nord - scandivano parole d'ordine contro la «sottocultura alimentare», «le manipolazioni pubblicitarie sui bambini» e il «dominio multinazionale sul Terzo Mondo». Un lessico radical-sociologico da post-'68. Perché - sorpresa - l'agricoltore che Chirac accarezza nel senso del pelo e Jospin rabbonisce con una sostanziosa mancia (pur deplorandone ambedue le violenze), effettua una spettacolare virata a Gauche. E la Francia scopre nei contadini '99 insospettabili mutanti. Li si trattava come specie in via d'estinzione. Eccoli revisionare tuttavia lessico, im¬ magini e metodi lanciandosi - ultima sorpresa - nell'internazionalismo. La cauzione di Bove l'ha pagata un suo collega Usa apprendendo ne le disavventure su Internet. E lui an nuncia: «Sarò a Chi cago per le discussio ni Omc». Come Jac ques Chirac, il quale spiega: «Difendere mo l'agricoltura francese senza lasciarci intimidire». In primavera Jospin lancerà peraltro una Conferenza tra produttori e centrali d'acquisto («Carré four», «Auchan», «Le Continent»...) per riconciliare i partner, difendendo l'Asterix contadino dai Nuovi Romani i trust. E il premier Jospin annuncia a sorpresa centoventi miliardi di aiuti straordinari ai frutticoitori Agricoltori assaltano un'automobile della polizia durante i tafferugli dell'altro giorno a Nìmes