D'Alema in prima fila per Veltroni di Antonella Rampino

D'Alema in prima fila per Veltroni Il LEADER E IL NUOVO CORSO DIESSINO D'Alema in prima fila per Veltroni Oggi il discorso finale alla Festa dell'Unità reportage Antonella Rampino inviata a MODENA Eie luci, come sono le luci? Un po' basse no? Ma che importa: i cameramen vengono tenuti lontani e lo storico abbraccio, tra le tavolate di sana e terragna cucina emiliana del ristorante «Sassuolo», con il quale Walter Veltroni stringe a sé l'amico di sempre Francesco De Gregori, sotto gli occhi di Fiorella Mannoia che si conquista solo una stretta di mano, sono sottratte allo sguardo indiscreto delle telecamere. Anche questo è un segno del cambiamento dei tempi, di quanto davvero le vecchie liturgie comuniste siano state archiviate: pochi isolati più in là alla festa nazionale dell'Unità che da un mese tiene banco a Modena, Armando Cossutta e Leopoldo Elia, augusti e vetusti rappre¬ sentanti di coalizione, vengono accolti da alcuni funzionari locali, ed esternano sulla legge elettorale a telecamere spiegate, senza che nessuno, ma proprio nessuno della segreteria o dello staff di Botteghe Oscure stia ad ascoltare. Altro segno del trapasso dei tempi, e il carattere familiare della seconda visita di Walter Veltroni segretario: il giovane leader di Botteghe Oscure è sbarcato qui con la moglie Flavia e le due figlie, assai meno eccitate di visitare cucine di ristoranti con i cuochi che apostrofano papà con un «ciao Walter!», che non di girare per gli stand di Mtv la settimana scorsa. Ma Veltroni, che del resto non è mai stato comunista, è un uomo nuovo anche nei rapporti tra pubblico e privato: impensabile, in altri tempi, che il segretario di Botteghe Oscure si presentasse con famiglia alla festa nazionale dell'Unità. «Parlo con Flavia di politica, certo, ma solo quando me lo chiede», disse dei suoi rapporti politico-familiari una volta Veltroni, che pure è sposato con la discendente di una nobile stirpe comunista, i Prisco-!)'Alessandro, marcando il desiderio di mantenere uno spazio di privata libertà tra le mura di casa. Ma l'altra novità, di non trascurabile rilievo simbolico, è prevista per domani: ad ascoltare il discorso - scritto - del segretario, in prima fila ci sarà anche il primo presidente del Consiglio che proviene da Botteghe Oscure, insieme con tutti i ministri diessini. Massimo D'Alema l'ha deciso ieri, nel primo pomeriggio. Perché la scorsa settimana, quando qui a Modena era molto attesa l'intervista pubblica da tempo in calendario, D'Alema è rimasto bloccato a Roma da una tempesta di impegni, e soprattutto da un fortunale vero che si è abbattuto su Modena. E il capo del governo, a ridosso dall'annuncio fatto nella riunione di ministri e sottosegretari a Villa Ma¬ dama, «ci presenteremo alle regionali con un simbolo unico», deve aver ritenuto giusto dare un segnale di unità anche con il segretario del partito di maggioranza del governo. Il quale, come è noto, e fautore di un partito unico del tutto diverso da quello cui D'Alema ha sin qui sempre pensato: ovvero, Veltroni immagina un grande Partito Democratico di ispirazione anglo-americana, mentre D'Alema ha sempre propugnato una formazione di stampo nettamente socialdemocratico, un realistico compattamento di quel che si può nell'ambito dell'esistente, del dodecacefalo centro-sinistra. Veltroni, ieri, viaggiava tenendosi strette le molte cartelle del suo discorso, al quale come è sua abitudine ha lavorato a lungo, e rispondeva con un «aspettate e vedrete» a chiunque gli chiedesse notizia. Ma è probabile che, come è stato annunciato ufficialmente, oggi ci saranno «sorprese». Perché, nelle differenze di carattere, educazione alla politica, pratica partitica e visione strategica, è probabile che sia D'Alema che Veltroni tendano a darò un'immagine unitaria della prospettiva politica. In un momento in cui, comunque, qualcosa delle vecchie liturgie è stato conservato: il grande discorso finale del segretario di Botteghe Oscure alla festa nazionale dell'Unità, anche se non ci sarà il milione tli persone che andavano ad ascoltare Enrico Berlinguer, è un passaggio politico importante. Si paria al partito, allo zoccolo militante. E stavolta, solo tra pochi mesi, è in vista il congresso. li segretario dei Ds Walter Veltroni chiuderà oggi pomeriggio la festa nazionale dell'Unità a Modena

Luoghi citati: Modena, Roma, Sassuolo