Si attenua l'allarme inflazione di Raffaello Masci

Si attenua l'allarme inflazione Passa all'1,8%. Ma la Cgil chiede misure fiscali per far abbassare i prezzi petroliferi Si attenua l'allarme inflazione Benzina, altri aumenti. Cofferati: intervenire Raffaello Masci ROMA Le cose non vanno bene sul fronte dell'inflazióne, ma la situazione è meno allarmante di quanto non apparisse l'altro ieri. La seconda trancile di rilevazioni (che porta a 11 il campione di città esaminate) dice che il dato congiunturale non è di un preoccupante 1,9% ma di un più modesto 1,8 (1,8233% a onor di precisione) e quindi la variazione su agosto è di poco superiore al punto e quella strutturale tende a bilanciarsi. Dati ufficiali si avranno solo il 28 e quelli definitivi il 19 ottobre. Ma intanto il governo tira un respiro di sollievo e tutta la kermesse di ieri la considera poco più di un temporale, calamitoso quanto si vuole-, ma comunque annunciato. Tant'è che il premier D'Alema, da Niinos, ha parlato di un dato «preoccupante» ma «atteso» e il cui unico responsabile è il petrolio, con le sue impennate e le ricadute negativi! su benzina e tariffe, lì anche il ministo del Commercio con l'estero, Piero Fassino, conferma un'analoga diagnosi. Il vicepresidente di Confindustria Callieri spegne pero gli entusiasmi e la notare che «se togliamo gli effetti del petrolio siamo comunque al doppio dell'inflazione rispetto ;ù Paesi concorrenti» e c'è dunque poco da stare allegri, come peraltro sostiene il leader della Cisl D'Antoni: «Da un po' sono molti icomportamenti di questo governo che non capisco; la tranquillità in materia di inflazione, che mi pare del tutto ingiustificata, è uno di questi». Comunque, per tutta risposta, Shell, lisso e Fina hanno aumentato la benzina rispettivamente di 5 lire (le prime due) e di IO la terza. li i prezzi sono già tra li; 2040 e le 2050 lire al litro, Fin qui le polemiche e leschermaglie. il discorso si fa più pesante quando si vanno a considerare le conseguenze di questa sia pur timida ripresa dell'inflazione. Coni artigianato e Fedorconsumatori sono dell'idea che il gover¬ no dovrebbe controllare le tariffe e su queste agire, nel momento in cui si appresta a varare: la Finanziaria. Anche un gruppo di parlamentari di Rifondazione (primo firmatario Fausto Bertinotti) ha presentato una mozione perché si torni alle tariffe e ai prezzi amministrati, riprendendo un'antica tesi dell'ex compagno di partito Nerio Nesi. li in serata il leader della Cgil Sergio Cofferati ha chiesto al governo «un intervento, anche se temporaneo, di carattere fiscale per riportare il prezzo della benzina ai suoi valori normali». Il capogruppo dei Ds alla Camera, Fabio Mussi, so la prende invoce con l'Antitrust, che «do¬ vrèbbe «darsi una mossa, dal momento che i suoi membri godono di un discreto trattamento da parte dello Stato. Un po' più di rigore e di severità non sarebbero male». E la solerzia del Garante Giuseppe Tesauro, secondo Mussi, dovrebbe appuntarsi oltreché sui prodotti petroliferi, anche sullo assicurazioni Re auto «dal momento che - ha detto Mussi - ci troviamo a fare i conti con politiche di cartello». Il Garante Tesauro, chiamato in causa, ha respinto lo insinuazioni assicurando che sulle Re auto c'è un'istruttoria in corso e comunque, in linea generale e «senza voler polemizzare con nessuno», ha assicurato che «ogni¬ qualvolta si siano trovate evidenze di violazioni di legge, abbiamo perseguito senza esitazione i responsabili». Anche sulla benzina - ha assicurato Tesauro - ci sono osservatori aperti e l'Autorità «è pronta a intervenire» quando sarà necessario. Con buona pace di Fabio Mussi. Il segretario della Fiom (metalmeccanici) piemontese Giorgio Cremaschi ha fatto notare che «l'aumento dell'inflazione è un fatto grave, che incide sui redditi da lavoro e sullo stesso andamento dell'economia» e «le imprese devono accettare il fatto che nella prossima contrattazione integrativa ci sia un effettivo recupero salariale». Il ministro del Tesoro Giuliano Amato

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