Marte inghiotte la sonda-detective di Piero Bianucci

Marte inghiotte la sonda-detective Avrebbe dovuto inviare dati necessari per lo sbarco umano, previsto entro il 2020 Marte inghiotte la sonda-detective La Nasa perde i contatti con «Climate Orbiter» Piero Bianucci La maledizione marziana ha colpito ancora. La sonda della Nasa «Climate Orbiter», elio ieri mattina avrebbe dovuto inserirsi in orbita intorno a Marte per poi studiarne la meteorologia, non dà più notizie di sé e non risponde ai messaggi radio che le vengono inviati dal ■Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. Come è già successo a varie; sonde russe e americane, si è persa nello spazio durante la frenala che precede la cattura nel campo gravitazionale del pianeta. O, più probabilmente, si è schiantata sul suolo marziano: 125 milioni di dollari in rollami. La manovra di rallentamento era iniziata regolarmente con l'accensione dei motori alle I 1,01 ora italiana. La frenata, della durata di 16 minuti, prevedeva un abbassamento della velocita da 5,5 a poco più eli 4 chilometri al secondo. La cattura doveva avvenire mentre la navicella si trovava dietro Marte, fuori contatto rispetto alla Terra, ma la ricomparsa era attesa già pe:r le 1 1,26. Dopo aver applaudito l'accensione dei retrorazzi, i tecnici della Nasa sono rimasti ad aspettare: la ricomparsa di «Climate Orbiter» con una trepidazione facilmente immaginabile. Invane). La grande: antenna a parabola californiana capta soltanto un preoccupante silenzio. Une le ipotesi: o la sonda ha rallentale) troppo e: si e: schiantata sul pianeta, o - mene) probabile - il motore si é spente) troppo presto, la semda e: sfuggita all'attrazione gravitazionale di Marte e ora prosegue la sua corsa ve:rso la periferia del sistema solare. Al .Jet Propulsion Laboratory non tutti disperano, (ili irriducibili dicono che." forse la manovra è riuscita solo in parte, e l'antenna della sonda potrebbe non essere ben diretta verse) la 'l'erra. L'orbita prestabilita e:ra molto ellittica e veniva percorsa in 12-17 ore. E' possibile e:he: prima o poi l'antenna venga a trovarsi in una posizione favorevole e che la sonda torni a far sentire la sua voce:. A questo punto si potrebbe correggerne la rotta. Ma le speranze semo minime. Probabilmente, quindi, il programma di esplorazione di Marte subirà una dura battuta d'arresto. Vediamo perché. I piani del «Mars Climate Orbiter» prevedevano una graduale modifica dell'orbita di cattura nell'arco di due mesi, line) a renderla (piasi circolare, a 400 chilometri dalla superficie di Marte. Per risparmiare propellente e rendere quindi la sonda più leggera e meno costosa, l'aggiustamento dell'orbita era affidato all'attrito aerodinamico che i pannelli solari della navicella incontrano ned tratto di orbita più vicino al pianeta, dove l'atmosfera marziana, benché molto tenue, riesce a farsi sentire. Il calendario prevedeva per il 9 ottobre una riduzione del periodo orbitale a 10 ore, poi, il 29 ottobre, a cinque ore e infine, il 29 novembre, a poco meno di due ore. Nel gennaio del 2000 erano attesi i primi dati utili. Le osservazioni dovevano proseguire per almeno 667 giorni, cioè; per un intero anno marziano, in modo da tracciare un quadro completo del clima del pianeta rosso in tutte le sue stagioni. Ma c'è qualcosa di più grave. Il 3 dicembre arriverà nei pressi di Marte un'altra sonda meteorologica, lanciata dalla Nasa il 3 gennaio 1999, con il compito di posarsi sul Polo Sud del pianeta, dove si distende una vasta calotta di anidride carbonica ghiacciata. A bordo c'è un microfono che dovrebbe farci ascoltare addirittura il soffio del vento marziano. I dati della sonda al suolo, però, per giungere fino a noi avranno bisogno di un ponte radio, e la sonda «Mars Climate Orbiter» avrebbe dovuto funzionare da relay. Senza questo ponto radio sarà molto difficile captare i debolissimi segnali della sonda polare. I riflessi negativi di tutto ciò si sentiranno a lungo, perché lo studio di Marte è programmato sulla base di due sonde all'anno, ognuna con compiti specifici, in preparazione del sospirato sbarco di un equipaggio umano. Traguardo vago, ma che era collocabile intorno al 2015-2020. Ora potrebbe allontanarsi ancora di più. Era previsto che ieri si inserisse nell'orbita del Pianeta Rosso ma d'improvviso tutti i segnali si sono interrotti A dicembre arriverà una seconda astronave

Luoghi citati: California, Pasadena