Dini: via le sanzioni a Baghdad di Maurizio Molinari
Dini: via le sanzioni a Baghdad 11 ministro incontra all'Onu il collega iracheno Saeed al-Sahaf Dini: via le sanzioni a Baghdad «In cambio del ritorno degli ispettori» Maurizio Molinari inviato a NEW YORK Il ministro (logli Esteri, Lamberto Dini, ha incontrato il collega iracheno, Mohammad Saeed al-Sahaf, esprimendo il sostegno italiano alla proposta francese di abolire del tutto le sanzioni dell'Orni imposte a seguito dell'aggressione militare contro il Kuwait nel 1990 - a condizione che Baghdad accetti un nuovo ed efficace sistema di ispezioni dei propri arsenali. Tre dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza - Francia, Russia e Cina • hanno redatto il testo di una risoluzione in tal senso, che trova però il dissenso degli altri due membri permanenti - Stati Uniti e Oran Bretagna - favorevoli ad abolire solo l'embargo petrolifero simultaneamente alla ripresa delle ispezioni negli arsenali di Saddam Hussein «indispensabili per verificare la fine del riarmo non convenzionale». In assenza di un accordo ieri gli ambasciatori dei cinque paesi si sono limitati ad annunciare un'«intesa sui principi» che, come ha detto il rappresentante cinese Shen Guofang, «è solo un piccolo passo avanti mentre le questioni vere restano da risolvere». «La parte più difficile del lavoro è ancora da fare» ha confermato il vice-ambasciatore americano Peter Burleight. La spaccatura nel Consiglio di Sicurezza sull'entità della riduzione delle sanzioni e sulla formula del nuovo regime di ispezioni rafforza la posizione negoziali; di Saddam Hussein. Durante l'incontro con Dini a margine dei lavori di apertura della nuova Assemblea Generale delle Nazioni Uniti; il ministro degli Esteri iracheno ha ribadito che «non acceteremo alcuna nuova risoluzione se non prevederà la totale abrogazione del regime delle sanzioni contro di noi». Dini si e detto favorevole ad un «riequilibrio del sistema delle sanzioni» che faccia maggiormente leva «sugli incentivi» per far vedere a Baghdad una luce in fondo al tunnel dell'isolamento internazionale. Dini ha comunque fatto presente ad al-Sahaf che «il monitoraggio efficace degli arsenali non convenzionali non può venir meno» in ottemperanza alla risoluzioni già votate dal Consiglio di Sicurezza. Il ministro degli Esteri si è poi soffermato con Mohammad Saeed al-Sahaf sui bombardamenti anglo-americani che continuano quasi ogni giorno sull'Iraq dallo scorso dicembre (quando Bagdad decise di allontanare gli ispettori dell'Orni) facendo presente che si tratta oramai di un'iniziativa quasi unilaterale. La posizione italiana sul caso-Iraq al centro dei negoziati al Pala/, zo di Vetro - spiegano fonti diplomatiche - nasce dall'in tenzionc di «recuperare an che Bagdad alla Comunità internazionale come già avvenuto con l'Iran al fine di garantire la stabilità nell'Ulte ra regione del Golfo».
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