I bombardieri russi sulla capitale cecena

I bombardieri russi sulla capitale cecena Mosca: venivano usati per rifornire i guerriglieri del Daghestan. Torna lo spettro della guerra I bombardieri russi sulla capitale cecena Colpiti l'aeroporto e una raffineria, 5 morti Anna Zalesova MOSCA Bombe russe su Grozny, come cinque anni fa, e tutti si aspettano una nuova guerra, lori l'aviazione di Mosca ha colpito obiettivi strategici nella capitali; cecena, uccidimelo anelli; - secondo fonti indipendentiste - cinque civili. I bombardieri si sono accaniti soprattutto contro l'aeroporto, alla periferia Nord della città. E qui la tragedia si e mischiata alla farsa. Anche nel dicembre 1994 una delle prime operazioni militari delle truppe russe era sfata il bombardamento dell'aeroporto «Sceicco Mansur». Ma al l'epoca i secessionisti disponeva no di un'aviazione di tutto rispet lo che contava 150 velivoli da combattimento, ormai tutti distrutti. Ieri l'unica «vittima» della piuj;i;i;i di bombe che si e abbattuta sul campo di atterraggio e stato un vecchio Aiitonov-2, definito in gergo sprezzantemente «aereo da granturco», I eoceni infatti hanno subito dichiarato che il velivolo - del quale sono rimasti solo rottami • serviva per lavori di agricoltura e operazioni di soccorso. I russi affermano invece che l'Anfonov veniva adoperato per pollare ri fornimenti ai guerriglieri durante le loro scorrerie nel vicino Daghestan. Comunque si trattava di un solo vecchio Pireo, che costituiva i utta la «flotta» cecena. I bombardieri russi hanno col pilo anche in altre zone della citta. Secondo il comando di Mosca, si trattava di bersagli strategici: depositi di anni e magazzini di carburante. e' stata bombardala anche la raffineria di Grozny e una centrale elettrica nel villaggio Kadiizhiiij. Nella notte, grandi roghi si levavano sulla citta. Stavolta i russi hanno deciso evidentemente di mettere fuori uso lo infrastrutture eocene prima di avviare un'operazione terrestre: la stessa tattica che Mosca aveva ferocemente criticato in .Iugoslavia. II comando russo ha già concentralo alla frontiera.'!() mila uomini e ieri Ir: annunciato di essere pronto a usare, oltre all'aviazione lati ica, anche quella strategica. Il Cremlino pero evidentemente non ha ancora deciso se passerà all'azione o si limiterà a bombardamenti punitivi e alla creazione, I ni l'ini orni i al confine coceno, di un «cordone sanitario». I )ue giorni fa un generale russo aveva dichiarato che Mosca è «pronta» a un intervento militare in Cecenia, che però «comporterebbe molte perdite». Ma ieri invece il premier Vladimir Putin ha negalo categoricamente: «Non ci stiamo preparando a nessuna guerra». Putin ha poi annunciato che la Russia ha raggiunto un accordo con gli Usa per dare insieme la caccia al superterrorista Ben Laden: il nemico numero uno dagli americani viene considerato da Mosca l'ispiratore del terrorismo islamico in Russia. In tutto il Paese continua il panico provocato dalle bombo mosso dagli integralisti nelle cantino di palazzi d'abitazione a Mosca o in altro città. Ieri por mezza giornata il Paese è rimasto terrorizzato da un nuovo allarme, stavolta a Ryazan. Nella n notte in questa città a 300 chilometri dalla capitalo e stalo ritrovato qualcosa che sembrava - anzi, la polizia ne era certa - un carico di esplosivo. Un vigile cittadino di Ryazan, tornando a casa la sera, aveva notato una «Zhiguh» bianca sospetta con la targa anteriore locale e quella posteriore' che recava la sigla di Mosca. I passeggeri, duo uomini e una donna, stavano armeggiando alla porta del sotterra- neo del palazzo. Ricordando le istruzioni ripetuto ogni giorno dal- la tv, l'uomo ha chiamato subito la polizia che ha annunciato il ritrovamento di tre sacchi di espio- sivo mascherato da zucchero. Anche negli attentati di Mosca venivano usati sacchi analoghi. Poche ore dopo però gli esporti hanno scoperto che crucili di Rya- zan contenevano solo zucchero o nient'altro. Non e chiaro so l'erro- re sia dovuto alla paura, allo zelo eccessivo dei poliziotti o a una tattica di depistaggio dei terrori- sti. Il portavoce del controspionag- gio o stato sarcastico: «Lo zucche- io non esplodo, ve lo assicuro», ha detto in tv alla popolazione. Ma gli inquilini del palazzo «minato» di Ryazan non gli hanno creduto e hanno intenzione di passare la prossima notte in st rada. A Ryazan ore di panico per il ritrovamento di sacchi pieni di esplosivo nella cantina di un condominio, ma era soltanto zucchero Un poliziotto cecenotra i rottami in fiamme del velivolo bombardato dai russi all'aeroporto di Grozny Secondo Mosca, l'aereo (un vecchio Antonov-2 l'unico rimasto della flotta della Repubblica) serviva per rifornire i guerriglieri integralisti del Daghestan e a

Persone citate: Antonov, Putin, Sceicco Mansur, Vladimir Putin