Il carcere apre le porte ai rapporti sessuali

Il carcere apre le porte ai rapporti sessuali Gli incontri avverranno in speciali appartamenti. Gli agenti di custodia: non possiamo fare i baby sitter Il carcere apre le porte ai rapporti sessuali I detenuti potranno trascorrere unagiomata con il partner Francesco Grigneiti ROMA «L'allarme sulla sicurezza è giustificato, ma il problema è staio enfatizzato». Il ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, cerca di rassicurare l'opinione pubblica e insieme rispondere a chi grida alla «sinistra forcaiola». Così non è un caso se ieri il governo ha presentato il nuovo regolamento carcerario che non temedi andare controcorrente nell'ampliare i diritti dei detenuti. Nelle carceri arriva il sesso, infatti. Il detenuto avrà diritto a un'intera giornata da trascorrere con il partner, un'alimentazione più equilibrata, colloqui all'aperto con i parenti e spazio per la sua religione qualunque essa sia. Il nuovo regolamento fa già discu¬ tere. «Da galeotto ripetente - è il giudizio di Adriano Sofri - desiderei di più e meglio. Ma gli argomenti di Caselli e del sottosegretario Corleone sono ragionevoli in un momento di delirio e disinformazione». Buono anche il giudizio della associazione Antigone: «Attenzione all'affollamento. L'aumento delle persone detenute rischia di inficiare i buoni propositi del nuovo regolamento». Nettamente contrari sono invece i sindacalisti autonomi della polizia penitenziaria, il Sappe: «Non rispetta l'esigenza di sicurezza in carcere. In nessun istituto sono stati predisposti locali idonei all'accoglimento dei famigliari dei detenuti per 24 ore. Né si può distogliere il già insufficiente personale dai compiti istituzionali per impiegarli come baby-sitter». Si associa Maurizio Gasparri, An: «In- vece di preoccuparsi dell'emergenza criminalità, il governo prevede nuovi trattamenti di favore per i detenuti» La linea del governo è dunque ammettere un'emergenza, ma non troppo. Riconosce Diliberto: «Anche in regioni tradizionalmente immuni da certi fenomeni, si registrano gravi fatti delittuosi. E questo allarma l'opinione pubblica». Secondo un sondaggio Doxa, ben il 51 per cento degli italiani ritiene che la delinquenza sia molto diffusa nel proprio quartiere; il 44 per cento pensa che la situazione sia peggiorata negli ultimi tre anni. Non sono paure infondate. Lo slesso capo della polizia, il prefetto Fernando Masone, dice di condividere le preoccupazioni di tutti. Il problema è la cosiddetta «insicurezza soggettiva» dei cittadini che si sentono indistintamente noi mirino: mentre scendono gli omicidi e sono azzerali del tutto i sequestri di persona, infatti, salgono le rapine (più 11 per cento) e i l'urti (più 5 percento). «La situazione non migliora come vorremmo. Come soprattutto ci aspetteremmo, dato che i risultati della prevenzione e del contrasto sono in crescita», è l'ama¬ ra considerazione del capo della polizia. La sicurezza dei cittadini finisce al centro anche di interventi delle massime cariche dello Slato. Nicola Mancino, presidente del Senato, parlando di un Mezzogiorno «dove stando ai dati la tentazione è più a deprimersi che a sperare», dice: «Il Sud ha un problema in più, la criminalità organizzata. Anche su questo fronte è necessario un apparalo dello Stato che funzioni di pili». E Luciano Violante, presidente della Camera, ribadisce: «La sicurezza sociale è un problema dei cittadini indipendentemente dalla tessera che hanno in tasca. Le proposte del governo vanno nella direzione di estendere i poteri d'indagine dello forze di polizia. Ora aspetto di leggere quelle dell'opposizione, Ci saranno rose cer- tamente utili anche lì». Il governo si trova a dover fare i conti, insomma, con un dilfuso senso di smarrimento. «Il problema conclude Diliberto - è naturalmente l'individuazione del corretto equilibrio tra garanzia e rigore. Sto assistendo a forti oscillazioni nel Polo su questo argomento», lùteo dunque che si ribadiscono le scelte di contrasto alla criminalità quali il filtro alle impugnazioni in Cassazione o i maggiori poteri d'indagine per la polizia. Ma anche le misure annunciate l'altro giorno dal governo suscitano parecchie critiche. Il segretario dell'associazione nazionale magistrali, Mario Cicala, è durissimo: «La previ sione nella Finanziaria di uno stanziamento per l'aumento dell'organico della magistratura appare derisoria. Nella realtà dei fatti, i concorsi sono bloccati con pretesti burocratici. Nessuna procedura di reclutamento è in grado di assicurare l'entrata in servizio di 1000 magistrati in un anno». Proprio ieri niatttina, invece, il presidente dell'Anni. Mattone, era uscito soddisfatto da un incontro con D'Alema in merito alle pensioni dei giudici. «Nessuno sciopero». li un nuovo spauracchio si inolila: l'irrompere dei naziskin negli stadi. Ieri s'è tenuta una riunione operativa alla questura di Roma con i rappresentanti del Coni e delle società, in vista della partita Roma Penigia. Saranno utilizzati agenti in borghese e i cancelli dello stadio Olimpico verranno aperti un'ora prima del solito per controllali' meglio i tifosi, Gasparri polemico: «No a trattamenti di favore ai carcerati» COSI' CAMBIANO LE CARCERI ITALIANE • Un'intera giornata da poter trascorrere con il partner. Gli incontri avranno luogo in un appartamento all'interno delle mura di cinta. • Alimentazione più equilibrata. • Colloqui all'aperto a contatto diretto con i parenti. Saranno sei al mese, sarà abolito il vetro divisorio (tranna per le situazioni di sicurezza). Le telefonate passano da tre a dieci minuti. • Rispetto della religione. Verranno messi a disposizione locali e ministri del culto per riti diversi da quelli cattolici. • Migliori condizioni igieniche: le finestre devono consentire il passaggio della luce e dell'aria, i detenuti hanno diritto al bidet e all'acqua calda. AFFETTIVITÀ' IN CARCERE: ALCUNI ESEMPI EUROPEI ALBANIA: prevede le risile non sorvegliala per i detenuti coniugati. BELGIO: in attesa della conclusione dei lavori della Commissione incaricala di redigere il nuovo Ordinamento Penitenziario, è in atto uno sperimentazione in 4 istituii penitenziori (solo per i detenuti condannati a pene definitive). CROAZIA: prevede visite non sorvegliate con coniugi o partner per un massimo di 4 ore. DANIMARCA: prevede visite non sorvegliale in tutti gli istituii; non specifico la posizione giuridico per oveme diritto. FINLANDIA: prevede visite non sorvegliale per coloro che non possono godere di peimessi e/o stanno scontando lunghe condanne. FRANCIA: prevede visite non sorvegliate in via sperimentale in uno 'moison centrale' (istituto per condonnoli). GERMANIA: prevede visite non sorvegliate in alcuni Lònder per i condonnoli o pene lunghe con sistemazione in appartamentini per ricevere sia visite dei familiari che del partner. NORVEGIA: prevede visite non sorvegliate per uno durato di circa un'ora come previsto per i colloqui, OLANDA: prevede visite non sorvegliate, una volto ol mese, per partner stabile. SPAGNA: prevede visite non sorvegliate per i detenuti che non possono ottenere permessi e che provino l'esistenza di una relazione affettiva. E' concessa uno visita al mese, più una a titolo premiale. SVEZIA: prevede visite non sorvegliate sia con il coniuge, che con la famiglia, in pinoli appartamenti. SVIZZERA: prevede visite non sorvegliale per detenuti che non fruiscono di permessi solo in alcuni cantoni.