Inno alla formica ribelle di Lietta Tornabuoni

Inno alla formica ribelle VIDEOCLUB Lietta Tornabuoni Inno alla formica ribelle LE formiche sono piccole, da meno d'un millimetro a quattro centimetri. Sono per lo più femmine, appartengono a 5500 specie diverse rimaste invariate da 60 milioni di anni, vivono soprattutto nelle zone calde o temperate. Sono forti combattenti, possono mordere, pungere, spandere acidi sugli avversari, formare eserciti capaci di uccidere un uccello, un maiale, un cavallo, un uomo. E sono anche divertenti, almeno al cinema. Distesa sul lettino dello psicòanalista, Z-4195, la formica che parla con la voce italiana di Woody Alien (ossia con la voce di Oreste Lionello) e persino somigliante al regista (naturalmente, nella misura in cui una formica può somigliare a un regista), si lamenta della sua vita: ha sempre provato un senso d'abbandono, non si riconosce adatta a lavorare come operaia né ad appartenere a un sistema che la fa sentire insignificante... Molto carino, «Z - La formica», disegno animato per bambini prodotto anche dalla società DreamWorks di Steven Spielberg, realizzato in computergraphic tridimensionale, ha un'animazione stupefacente, una storia edificante e qualche problema. Primo problema: nella società di femmine delle formiche, i maschi non hanno alcun rilievo ed esercitano soltanto funzioni fecondanti; nel film i protagonisti sono invece tutti maschi, l'individualista Z-4195, il suo migliore amico soldato, il generale deciso a detronizzare la Formica Regina per instaurare una dittatura militare, il colonnello complice del generale e alla fine pentito. L'illogicità che attribuisce alle formiche l'organizzazione sociale umana provoca equivoci: Z andrebbe magari definito un formico? Nel film quasi tutto sotterraneo, con il difetto d'una ridotta luminosità, l'animazione è davvero fantastica in due sequenze: un ballo di massa di formiche in discotèca; e l'apparizione di Insettopia, un Paradiso della Formica costituito da un deposito all'aperto di spazzatura. La favola è graziosa: ribellandosi alle regole del formicaio, rifiutando d'essere un numero fra tanti, seguendo i propri desideri, innamorandosi della formica principessa, Z diventa l'eroe di una guerra di liberazione. La morale della favola è tra le migliori: non obbedire agli ordini per tutta la vita, pensa con la tua testa, non conformarti agli altri, coltiva l'autonomia in un'organizzazione sociale standardizzante e totalizzante, non avere reverenza per le caste e le classi e se sei una formica operaia non vietarti d'amare una formica principessa: magari fa' la vita di tutti però falla perché l'hai scelta e non per obbedienza coatta. Una curiosità, osservando le piccole sculture-formica beige moltiplicate e animate dal computer: come mai le formiche hanno denti umani, sfolgoranti e candidi come appena reduci dal dentista? Un film d'animazione stupefacente, una storia edificante e ottimista. Solo che nel film la società degli insetti è tutta maschile Un'immagine di «Z - La formica», disegno animato per bambini prodotto anche dalla società DreamWorks di Steven Spielberg (a destra) Eric Darnell e Tim Johnson LA FORMICA Usa, 1998. C.I.C. Home Video. In vendita. ANIMAZIONE

Persone citate: Eric Darnell, Formica, Formica Regina, Oreste Lionello, Steven Spielberg, Tim Johnson, Woody Alien