Cara, sarò crudo: sono cotto, mi leggo l'Abbeceziario di Stefano Bartezzaghi

Cara, sarò crudo: sono cotto, mi leggo l'Abbeceziario POSTA IN GIOCO Stefano Bartezzaghi Cara, sarò crudo: sono cotto, mi leggo l'Abbeceziario collezione di nomi di animali che hanno altri significati e impieghi. A me pare che ne valga la pena solo se poi li mettiamo in un raccontino: «Trovata una cimice nel telefono, il gorilla non fece lo struzzo: mise la mano sul grilletto e sparò al verme che entrava con il piede di porco. Non era uno specchietto per le allodole, ma in quanto a mira era un cane e lo mancò, restando con un pugno di mosche». E' un gioco apparentemente stupido, e non sempre l'apparenza inganna. Però io mi ricordo di quando un amico mi scrisse una lettera anatomica: «Vivo sul raccordo anulare, la più grande arteria della città (scusa se non sono in vena) e dopo aver alzato un po' il gomito una sera ho fatto testacoda con la mia testarossa. Ora sono in una clinica di Nervi. In che padiglione? Boh: è un labirinto. Ascolto Arturo Testa e rileggo "Cuore" e vedo films di Bellocchio con Ilaria Occhini (la mia pupilla). Mangio pesce: orribili polpacci e muscoli. Non mento!...». Non era male. Io volevo rispondere con una cartolina mitteleuropea e salumaia: «Cara, sarò crudo. Ti scrivo da Praga e non sto affettando: sono davvero cotto; ogni mia altra idea è soppressa; brindo a te, alzando una coppa. Tuo Bacon». Intendo dire che c'è una particolare idiozia che consiste nel battere sempre lo stesso chiodo. Delle volte capita di manifestarla non con i significati (come facciamo qui) ma proprio con i suoni, anche involontariamente. All'occhio di Andrea Selleri (Cuneo) non e sfuggito quel brano da un articolo de «La Stampa» (21/5/1999) che parlava di calcio e Tv: «ogni società avrà diritto di vendere direttamente i diritti Tv per la diretta». (Persino se piove a dirotto?). Un'altra forma di insistenza, che degene¬ ra in una felice idiozia, è quella dei tautogrammi, Che Chiede Costantemente Combaciamenti Conformi, Come Capita Con Codesto Capitoletto. Il tautogramma è una costante nei lavori scolastici che di tanto in tanto arrivano alla Posta in Gioco, e anche nell'ultima puntata abbiamo visto che alcuni racconti dei ragazzi della scuola elementare di Dolceacqua erano imperniati su frasi a tautogramma, come «Tina Turner ti trova tanto tenero». Giunti alle scuole medie si può anche provare a scrivere Testi Totalmente Tautogrammatici, ed è quello che hanno fatto con il loro libretto «Abbeceziario» i ragazzi della 2" B di Maniago (Pordenone), assieme al professor Nico Cappelletti... «Davvero?» si chiede Elisabetta: «Dietro delle domande dormono dei dubbi», Guenda invece sceglie coerentemente la G: «Giovane graziosa giraffa gradirebbe gestire gigantesca gioielleria garantendo girocolli griffati». «L'Abbeceziario» è un vero e proprio libretto. Una volta il gioco di scrivere un libro o un giornale finiva, al massimo della tecnologia, attorno a vorticante e deludente ciclostile: oggi il computer consente, e anzi impone, di dare una veste dignitosa al risultato finale del lavoro. Risultato che comunque ha la funzione (testimoniale e memorativa) dell'album di fotografie alla fine del viaggio: lo scopo del viaggio è l'avere viaggiato, non è l'aver fotografato. Indipendentemente dalle frasi che risultano, e da quel che ne pensano i lettori che arrivano dopo che il gioco è finito (come gli amici a casa, davanti alle diapositive) il gioco deve aver funzionato in sé. Fare tautogrammi è un gioco che va bene dalle elementari fino all'università (cfr. U. Eco, «Povero Pinocchio», Comix 1995): ma, volendo cambiare, il bestiario funzionerà? Cara Posta in Gioco, invio fotocopia dell'editoriale di «Piemonte Parchi», un mensile della Regione Piemonte [...]. (Piercarlo Rosso, Torino). Caro Rosso, l'articolo che mi manda incomincia così: «Nel medioevo le prime osservazioni del comportamento animale diventarono Bestiari, ossia compilazioni ad uso degli uomini in cui pregi e difetti degli animali costituivano un pretesto per lezioni di morale. Oggi esiste ancora uno zoo linguistico, metaforico e simbolico, di cui facciamo ampio uso...», lei propone di fare una

Persone citate: Andrea Selleri, Arturo Testa, Bacon, Bellocchio, Eco, Ilaria Occhini, Nico Cappelletti, Piercarlo Rosso, Tina Turner

Luoghi citati: Dolceacqua, Piemonte, Pordenone, Posta, Praga, Torino