Confatomeli incorona Gori di Alessandra Comazzi

Confatomeli incorona Gori Confatomeli incorona Gori «Mediaset deve ritrovare la rabbia e quello spinto corsaro degli inizi» Alessandra Comazzi inviata a MONTECARLO Cronaca di una direzione annunciata. Quella di Giorgio fiori a Canale 5, al postodi Maurizio Costanzo. Avallata dal presidente di Mediaset Fedele Gonfalonieri, a Montecarlo. Di fronte ad una platea in ghingheri, signori in smoking, signore in divisa nera con paillettes, qualche eccezione di luccicanti Strass colorati, tutti in attesa della serata di gala allo Sporting, con Gianni Morandi a cantare i suoi brani sempreverdi. Nel concludere l'incontro, dopo l'intervento di Marina Berlusconi, Confalonieri ha proclamato: «Non possiamo sbagliare un solo programmai) (Costanzo l'altro giorno aveva invece ammesso l'esatto contrario: «1 programmi si possono an¬ che sbagliare»!, richiamando i cuori e gli intelletti alla necessità di lavorare in modo maniacale. «Una maniacalità nella professione che si è riversata anche sui nostri Gori, Giovalli. Giovane!!:'» Ecco fatto, ecco i nomi della triade dei responsabili di Canale 5, Italia 1, Rete 4. Gualche ora prima aveva dichiarato che la scelta del nuovo direttore sarebbe avvenuta all'interno del grappo, ammettendo che il nome di Gori non era certamente improbabile; la sera, di fronte alla «squadra» di Publitalia, ha dato per scontata la decisione. Spendendo altre parole da piccolo schermo: «Non sono tutti Pippo Bando e la Carrà, non ci sono soltanto le star: i solisti devono imparare a suonare con l'orchestra» Lavoro di gruppo dunque con un altro nemmeno tanto larvato imperativo cate¬ gorico (si potrebbe dire «minaccia»?': «Adesso lo schema dell'azienda è fatto, se uno non si ritrova vuol dire che ha sbaglialo azienda». Mike Bongiorno, seduto in prima fila con la moglie, ascoltava compunto, accanto a Paolo, Marina, Pier Silvio Berlusconi, accanto a Mentana, a Liguori, a Maurizio Garbiti, che di Mediaset e amministratore delegato («Grazie a lui si e rafforzato il nostro respiro europeo»!. E la fine del discorso era bellicosa: «Guardiamo avanti con rabbia, lavoriamo con cattiveria, ritroviamo quello spirito corsaro di cui ci avevano accusato. Ritroviamo il furore». Un furore da riversare in gran pane, sul fronte televisivo, contro la Rai «che non svolge il servizio pubblico, nonostante i 2400 miliardi di canone l'anno. Forse perchè i suoi dirigenti vengono cambiati tropp in fretta, non hanno il tempo di investire sul loro lavoro». Ma non vorrebbe averli Mediaset. ceni programmi di successo della Rai, dal Festival di Sanremo a Miss Italia? «Miss Italia non starebbe male da noi - conferma Giuliano Adreani, presidente di Publitalia. che conosce bene il nemico pubblico perché ci ha lavorato a lungo - solo che noi la faremmo meglio». E che dice di tutta questa fiction che invaderà le reti? «A me interessano gli ascolti: della fiction, sinceramente, mi importa poco». E mentre Marina Berlusconi lancia i suoi segnali politici, il fratello Pier Silvio lancia quelli televisivi: una possibilità di recupero per Mara Venier, un maggior peso per Rete 4, una fisionomia più definita per ognuna delle reti, il solito tributo a Gori. Ma soprattutto un proprio intervento diretto sui palinsesti, in particolare sull'intrattenimento. Tanti auguri.

Luoghi citati: Italia, Mentana, Montecarlo, Sanremo