Su Ina-Generali vigila l'Ue di Valeria Sacchi

Su Ina-Generali vigila l'Ue Fresco: «La partita è aperta, ma può finire anche in patta» Su Ina-Generali vigila l'Ue Mattarella: il governo sarà neutrale Valeria Sacchi MILANO Su Generali-Ina-Sanpaolo sono di scena il governo e l'Antitrust europeo, il primo per riaffermare la «posizione di equidistanza» dalle due fazioni in lotta e dai loro rispettivi piani industriali, il secondo per ricordare, attraverso le parole del neo commissario alla concorrenza Mario Monti, che l'offerta di Generali su Ina ricade sotto la «competenza» du Bruxelles. Intanto, interrogato sul «caso Ina» alla Bocconi dove interviene ad un convegno sulle «Crisi finanziarie internazionali», il presidente della Fiat, Paolo Fresco, dice: «Da osservatore esterno penso che adesso è come una partita a scacchi. Ognuno sta cercando di vedere le mosse più adatte e quelle degli altri». «Già nei giorni scorsi avevo fatto una constatazione, non una previsione: cioè che c'è una battaglia in corso perchè c'è un'Opa ostile, e quando l'offerta è ostile, c'è battaglia» osserva ancora Fresco. E a chi gli chiede previsioni, risponde: «Non ho mai fatto previsioni. A scacchi, qualche volta, le partite finiscono in patta. Del resto noi, corno Fiat, non abbiamo un coinvolgimento diretto. E' un discorso che deve fare il Sanpaolo, dove Ifi e Ifil sono uno degli azionisti». A Roma, rispondendo alla Camera ad un'interrogazione sull'Opas Generali, il vicepresidente del consiglio, Sergio Mattarella, riconferma la posizione di equidistanza tra le due partigià illustrata dal premier Massimo D'Alema. «Il governo intende mantenere un atteggiamento di rispetto delle regole di funzionamento del mercato nel quadro delle specifiche normative vigenti, astenendosi da valutazioni nel merito dei due progetti industriali - chiarisce Mattarella e aggiunge: «Si è determinata una situazione nella quale sembrano confrontarsi due strategie in campo bancario e assicurativo, l'una e l'altra legittime». Ricostruendo l'iter della vicenda, il vicepresidente del consiglio assicura che, sia da parte delle Generali che dell'Ina, tutte le procedure di «comunicazione previste sono state rispettate». Poi sottolinea la rilevanza dell'operazione che, tra gruppo Ina e gruppo Generali, coinvolge il 27% della raccolta premi del mercato assicurativo italiano. E conclude: «Entrambi i progetti sono in linea con la tendenza al rafforzamento e all'aggregazione che riguarda l'intera Europa. Connessa all'esigenza di mantenere competitività in un ambiente economico caratterizzato da una crescente integrazione tra i mercati». A Bruxelles è invece il neo commissario Ue alla concorrenza Mario Monti a spiegare come l'Opa di Generali su Ina competa all'antitrust europeo. Del resto le Generali «hanno preso contatto con la commissione, e ieri c'è stato un primo incontro informale sull'operazione con Ina» ammetto Monti precisando che «le dimensioni e le caratteristiche dell'Opa profilano la competenza delì'antitrut europeo». Per cui si aspetta «a giorni» la notifica formale da parte di Trieste. Il giorno dopo il consiglio di Sanpaolo, che ha dato mandato agli amministratori di procedere, e in fretta, sulla via deiraggragazione con Ina, giudicata implicitamente «migliore» rispetto alla offerta Generali, una certa calma sembra discesa sulla agitatissima scena. La battaglia, ormai è chiaro, sarà lunga, difficile prevederne a questo punto l'esito, dopo che la nuova posizione di equidistanza del governo ha allargato gli orizzonti verso prospettive di maggiore equilibrio.

Persone citate: D'alema, Mario Monti, Mattarella, Paolo Fresco, Sergio Mattarella

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Generali, Roma, Trieste