Monti frena Visco sugli sgravi al Mezzogiorno di Francesco Manacorda

Monti frena Visco sugli sgravi al Mezzogiorno «Dovranno servire a creare posti di lavoro». Bocciata la fusione tra due agenzie di viaggio inglesi Monti frena Visco sugli sgravi al Mezzogiorno «Niente interventi generalizzati». E mandagli ispettori alla Peugeot Francesco Manacorda Corrispondente da BRUXELtES _ Niente sgravi fiscali al Sud se non saranno «specificamente collegati a nuovi investimenti o alla creazione di posti di lavoro». Nella sua prima uscita pubblica come Commissario responsabile della Concorrenza, Mario Monti fscintille: lancia un avvertimento preciso al governo italiano, boccia una fusione tra operatori di viaggio britannici - ed è una prima assoluta - perchè comporterebbe il rischio della creazione di un oligopolio, annuncia un'ispezione a sorpresa contro il gruppo francese Peugeot per indagare sulle esportazioni parallele di auto. Il 31 agosto scorso - ha spiegato ieri Monti - il ministro delle Finanze Vincenzo Visco ha scritto alla Commissione europea dopo che il Parlamento aveva chiesto al governo «di sostenere in sede Ile l'adozione di politiche fiscali che autorizzino forme di prelievo fiscale sulle imprese differenziate tra Centro-Sud e Nord del Paese, anche consentendo che il Sud possa immediatamente giovarsi di aliquote più bassi; che soltanto nel lungo periodo saranno applicate in tutto il Paese». Una sollecitazione alla quale Monti, che fino a giovedì scorso era responsabile della Fiscalità, e il suo ex collega Karel Van Miert che si occupava invece di Concorrenza, hanno risposto a metà settembre ricordando che - dice adesso Monti - «la Commissione può autorizzare sgravi di questo tipo se sono legati a nuovi investimenti o alla creazione di occupazione». Viceversa, scrivono i due Commissari, «le disposizioni fiscali che riducano le speso correnti delle imprese senza essere specificamente collegate a nuovi investimenti o alla creazione di posti di lavoro, costituiscono aiuti al funzionamento che sono in linea di principio vietati». Quin¬ di, conclude la lettera a Visco, «la Commissione, nel corso di un eventuale esame formale di compatibilità, non riserverebbe un atteggiamento favorevole a disposizioni di agevolazione fiscale a carattere continuativo che si configurassero come aiuti al finanziamento», E' un «no» deciso, insomma, a sconti generalizzati per le impreso ili Sud, come del resto era già arrivato da Bruxelles - ricordano i Commissari nella loro lettera - nel luglio del 1998 in risposta a una sollecitazione analoga da parte dell'Italia. V. del resto, lo stesso Monti ha ricordato ieri come proprio l'accordo Pagliarini-Van Miert avesse disposto l'uscita dal sistema di fiscalizzazione degli oneri sociali al Siiti che era incompatibile con il diritto comunitario. Allesso sarà proprio lui, nel suo nuovo incarico, a dover vigilare che l'Italia non torni su quella strada. Ma da Commissario alla con¬ correnza, Monti ha enunciato ieri anche alcuni elementi della «filosofia» che guiderà la sua azione. L'occasione è stata la bocciatura, decisa all'unanimità dalla Commissione, del progetto tli fusione tra due grandi agenzie di viaggi britanniche: la Airtours e la First dioico. «E la dodicesima volta che la Commissione blocca una fusione - ha spiegato Monti - ma è la prima volta che lo fa perché la concentrazione darebbe luogo a una posizione dominante complessiva dei tre maggiori operatori britannici, cioè a un oligopolio». Senza che questo significhi un'opposizione preconcetta alle mega-fusioni che vanno tanto di moda negli Usa, ha avvertito il Commissario, la Commissione vigilerà su tutti gli accordi che creando «posizioni dominanti complessive» permetterebbero a pochissime aziende di spartirsi un mercato, ostacolando la concorrenza e danneggiando i consumatori.

Persone citate: Karel Van Miert, Mario Monti, Pagliarini, Van Miert, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Usa