Geronzi invita alla mediazione

Geronzi invita alla mediazione Geronzi invita alla mediazione «La Banca di Roma non sta con nessuno Abn, Toro e libici vogliono altre azioni» ROMA La Banca di Roma e «neutrali;» nella vicenda che oppone Generali ad Ina, ma Cesare Geronzi ribadisce che il tempo di trovare un accordo c'è ancora e che sono meglio le soluzioni concordate ai conflitti aperti. Il presidente dell'istituto capitolino, chi; proprio nel marzo scorso, dovetti; far fronte al lancio dell'offerta pubblica di vendita del SanPaólo-Imi sulla Banca di Roma, operazioni; che venne bollata come ostile e poi fallita anche per l'opposizione di Banca d'Italia ai coriflit ti tra giganti del credito, si è schierato ieri in favore di una intesa che possa chiudere lo scontro per l'Ina. «Come sapete sono a favore di soluzioni concordate - ha sottolineato . il tempo c'è. Noi non stiamo per nessuno, siamo neutrali. Mi auguro pero che non si sia in presenza di un'operazione che generi conflitti». Particolare enfasi il presidente della Banca di Roma l'ha posta sulla necessità di riaprire un tavolo di confronto diplomai ico. «Non credo agli scenari di guerra. Bisogna sperimentare tutte le strade possibili. Con i conflitti non si va da nessuna parte. Se nella vicenda Generali-Ina-SanPaoIo Imi ci si siede intorno ad un tavolo di trattative, l'accordo si può ancora trovare». Quanto alla vigilanza sull'operazione Generali-Ina che coinvolge per la sua intersettoriali! a diverse autorities, Geronzi ha ribadito che «la vigilanza sul settore assicurativo spetta all'lsvap. E il principale interlocutore di tutti gli attori in gioco», ha concluso. Geronzi ha poi confermato che la Libyan Arab Bank ha chiesto ai vertici dell'istituto di raddoppiare dal 5"ó al 10%, «A noi l'hanno chiesto - ha detto il presidente della Banca di Roma - il mercato e a loro disposizione». Non so «se siano andati in Banca d'Italia - ha aggiunto - ma chiunque vuole crescere deve andarci». Anche Abn Amro che detiene l'8,75% della Banca di Roma e fa parti; degli azionisti stabili dell istituto «ha chiesto di crescere» ed anche la Toro direttamente. Proprio il 2 agosto scorso il gruppo fiat, tramite la Banca Unione di Credito, ha acquisito un ulteriore 2% dell'isti tutocapitolino, pollando al 10,5°., la quota complessiva detenuta nel capitale di Banca di Roma. Il credilo - ha detto Geronzi - «è un mondo in completa ricomposizione. Tutti guardano tutti e dappertutto». Banca di Roma conferma la fedeltà all'Abn. «Non guardiamo oltreoceano - ha detto Geronzi - ribadiamo la nostra volontà di crescere con Abn Anno». Novità in arrivo anche dal fronti; Antonveneta. «C'è un nost i o desiderio di entrare nel nocciolo duro della banca - ha detto Geronzi - ed un auspicio dell'Ant onveneta. Confermato l'accesso alla data moni del Mediocredito: perora autonomamente dall'Mps, poi si vedrà». Ieri la Banca di Roma ha presentato la sua nuova campagna di spot pubblicitari interpretati da Maria Grazia Cucmotta, Eddie Irvine, e dai calciatori Roberto Mancini, Luca Marcliegiani, Luigi Di Biagio, francesco Tulli e Gabriel Batistuta, che partirà domenica 20 settembre: durata, cinque settimane, costo complessivo intorno ai 18 miliardi. La Banca di Roma dunque, dopo la promozione «snafuz» lanciata in occasione della privatizzazione dell'istituto, torna sul mercato pubblicitario. L'obiettivo pubblicizzare il nuovo prodotto ili Romagest, «conto per il futuro». Nel '98 le banche italiane hanno speso in pubblicità 350 miliardi di cui il 70% circa a carico dei primi dieci istituti. |r. e. s.]

Luoghi citati: Ina, Roma