Valiani, i partigiani al Quirinale

Valiani, i partigiani al Quirinale Valiani, i partigiani al Quirinale // capo dello Stato: «Fu un maestro di vita» R0M_A_ «Ero a Milano per ricordare uno dei noi». Così Carlo Azeglio Ciampi si è rivolto alla delegazione dell'Anpi - una trentina di comandanti partigiani, guidati dal presidente Arrigo Boldrini, Armando Cossutta, Carla Capponi -, riferendosi al suo viaggio milanese por i funerali di Leo Vallarli. Nessun riferimento diretto alla protesta dei partigiani, che non hanno potuto prendere la parole alle esequie. «Né noi abbiamo posto la questione al capo dolio Stato», puntualizza Cossutta. Ma il presidente ha avuto parole che gli ospiti saliti al Quirinale hanno interpretato come un segno di vicinanza civile e sentimentale. Ned colloquio con la delega • zione dell'Anpi, Ciampi ha ricordato In «solitudine dei giovani italiani, noi mesi drammatici seguiti al crollo» militare e politico del regime. I giorni in cui «ci siamo ritrovati ognuno di fronte alla sua coscienza, ad assume- re una posizione che avrebbe influito sulle condizioni di un Paese che andava affondan- do». In quella circostanza Va- Mani fu, sostiene Ciampi, «ma- estro di vita e di democrazia», Dalla risposta che i giovani italiani diedero allora nacque- ro duo «miracoli»: la Costiti!- zione, che ha «retto cosi bene alla prova dèi"tempo, nei suoi valori fondamentali», grazie al clima di «concordia» che si instaurò tra rappresentanti di culture politiche diverse; e 10 sviluppo economico e civile del dopoguerra. Ma la rinascita del Paese, anzi della «patria», per usare l'espressione che Ciampi preferisce, fu possibile non solo grazie alla ' esistenza partigiana, ma anche a episodi come quello di Cefalonia, che 11 presidente ha commemorato con un messaggio al generale Mario Arpino, capo di stato maggioro della Difesa. Da sempre Ciampi considera un episodio fondativo della Repubblica il sacrificio della divisione Acqui. Non a caso nell'83, da governatore della Banca d'Italia, si reco a Cefalonia per rendere omaggio ai soldati e agli ufficiali vittime dei nazisti. E ieri ha ricordato «il gesto che non fu soltanto un atto di fedeltà al giuramento e all'onore militare», ma la rivelazione di quanto «fossero vivi e forti nella coscienza della gioventù italiana l'amore della libertà e l'amor di patria». Quel sacrificio «gettò le fondamenta del nuovo Stato», [al.ca.j Ciampi conArrigo Boldrini Ieri il presidente ha ricordato anche la strage di Cefalonia: "Fu un evento tragico e eroico, chegettò le fondamenta diunnuovo Stato»

Luoghi citati: Cefalonia, Milano